Patronale di Busto, istituito il premio “Olga Boni”. Per chi fa del bene in silenzio

BUSTO ARSIZIO – La giornata del Ringraziamento del 24 giugno vedrà il debutto del premio “Olga Boni”: nel nome dell’ex assessore ai servizi sociali (tra gli anni ’80 e ’90), il riconoscimento verrà attribuito ogni anno “a coloro che si impegnano in attività di beneficenza, in silenzio e in maniera riservata“. Proprio come faceva Olga. «Meglio se in forma anonima» si legge nel regolamento. L’iniziativa, proposta dall’assessore all’inclusione sociale Paola Reguzzoni, è stata varata oggi, 14 giugno, dalla giunta comunale.

Chi era Olga Boni

Olga Boni, scomparsa nel 2019 all’età di 86 anni, è stata assessore ai servizi sociali in quota Democrazia Cristiana ai tempi della “Prima Repubblica”, ma soprattutto è stata una storica figura di riferimento del mondo del volontariato e dell’aiuto ai bisognosi della Città. La sua fu una vita al servizio dei più deboli: svolse attività di volontariato anche nei contesti più critici, come quello del carcere, e si dedicò ai bisognosi in modo disinteressato e lontano dai riflettori.

Il premio

Il premio, che sarà consegnato proprio nel corso della cerimonia del Ringraziamento che si svolge in occasione della Patronale di San Giovanni, ha lo scopo di «valorizzare la memoria di Olga Boni»: sarà attribuito «a chi ha fatto della generosità il proprio stile di vita, pensando più agli altri che a se stesso, senza mai apparire». Nelle intenzioni dell’amministrazione, «il premio contribuirà inoltre a diffondere i valori di solidarietà e inclusione sociale in particolare tra le nuove generazioni».

Come presentare le candidature

Le candidature potranno essere inviate da persone, organizzazioni non profit o comunità locali che desiderino riconoscere l’impegno di qualcuno,  (modulo al link: https://forms.gle/54WR1jBqhuev91Nm8) e potranno anche essere promosse d’ufficio dal Sindaco o dagli Assessori competenti. «La persona o l’organizzazione segnalate devono aver svolto attività di beneficenza dimostrabili e significative, il tutto senza cercare di apparire, meglio se in forma anonima, e con l’intenzione di ispirare a uguali comportamenti. Il contenuto economico delle attività di beneficenza sarà trascurabile rispetto alle diverse forme di generosità che possono essere attivate anche in rapporto alle condizioni di chi dona». Sarà la Giunta, su proposta dell’assessore competente, a deliberare l’attribuzione del premio.

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