Pedotti corregge Maggioni. E il PD di Busto non dice no all’area del nuovo ospedale

Paolo Pedotti, segretario PD, con il capogruppo PD Maurizio Maggioni

BUSTO ARSIZIO – «Nessuna contrarietà a priori sull’area, valuteremo sulla base del progetto che verrà presentato». Parola del segretario del PD di Busto Paolo Pedotti, che “corregge” – ma forse sarebbe meglio dire “smentisce” – il suo capogruppo e già candidato sindaco Maurizio Maggioni, poche ore dopo l’intervento di quest’ultimo sull’inadeguatezza dell’area del Sempione per il nuovo ospedale.

Il PD di Busto non prende posizione

Per Pedotti infatti «si tratta di comprendere come intendano procedere il Comune e la Regione a ridisegnare l’intero sistema della sanità territoriale, in modo efficiente e funzionale alle attuali e alle future esigenze dei cittadini». E dunque, dopo che il PD di Gallarate ha sollevato il tema del possibile trasloco della maxi-opera da Beata Giuliana al Casermone di Gallarate, il PD di Busto evita di prendere posizione. E resta alla finestra, in attesa di un vero progetto. Ma le correzioni del segretario rispetto all’uscita del capogruppo suscitano scalpore.

Il “bianchetto” di Pedotti

Non una vera e propria “sbianchettatura”, in stile Massimo D’Alema d’antan, ma un «chiarimento» rispetto all’articolato intervento del capogruppo Dem Maggioni, che si conclude con un’affermazione inequivocabile del segretario Pedotti: «Non esprimiamo un parere negativo a priori sull’area individuata». Come a dire che non necessariamente denunciare, come ha fatto Maggioni, i «limiti oggettivi all’applicazione dei criteri più avanzati e moderni» – e il fatto che l’area sia «formata da spezzoni incastrati e chiusa entro stretti confini» e che abbia dimensioni inferiori rispetto a quelle di tutti gli ospedali più recenti, tale da suggerire che «si tenga conto della riqualificazione dell’esistente» – possa corrispondere ad una vera e propria bocciatura.

«Prima gli aspetti sanitari, poi le strutture»

Anzi, secondo il segretario cittadino del PD, «l’intervento del capogruppo Maurizio Maggioni ha colto nel segno la necessità di approfondire ulteriormente gli studi relativi al progetto, mettendo in luce le potenziali criticità collegate», tanto da rendere «necessaria la realizzazione di uno studio più ampio che consideri in particolare soluzioni alla potenziale carenza di personale nei reparti dovuta ai lunghi tempi di realizzazione dell’opera». Pedotti chiede invece che «nell’ambito del progetto si chiariscano prima tutti gli aspetti di carattere sanitario per poi considerare le questioni relative alle aree e agli edifici». 

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