Per l’Olona una cura da 9,6 milioni: Alfa rinnova il depuratore di Varese Pravaccio

alfa depuratore varese pravaccio

VARESE – Un completo ammodernamento del depuratore di Varese Pravaccio, che serve parte del capoluogo e dei Comuni di Malnate e Induno Olona: durerà 21 mesi, a lavori partiti, e richiederà un investimento di ben 9 milioni e 600 mila euro. Lo ha annunciato oggi, venerdì 24 gennaio, Paolo Mazzucchelli, presidente di Alfa Srl, la società pubblica provinciale per la gestione del servizio idrico integrato, che ha elaborato il progetto. «L’impianto è strategico, non solo per la città di Varese, ma per tutto il bacino dell’Olona – sottolinea Mazzucchelli – il nostro obiettivo è quello di adeguarci alle sempre più severe normative del settore e soprattutto di contribuire in maniera decisiva al miglioramento della qualità delle acque del fiume, come è doveroso e come chiedono cittadini e associazioni».

Il progetto

I lavori, illustrati dagli ingegneri Annalisa Berni e Fabio Bandera, interesseranno praticamente tutte le sezioni dell’impianto. Gli interventi più rilevanti riguarderanno l’introduzione dell’innovativa tecnologia MBR per la filtrazione delle acque, la disinfezione finale con raggi ultravioletti, un sofisticato sistema di monitoraggio delle varie fasi, la sostituzione delle turbine con diffusori sommersi, il confinamento di tutte le possibili sorgenti di cattivi odori. Il tutto porterà ad una maggiore efficienza depurativa e a ridurre i possibili rischi ambientali, ma anche la produzione di fanghi biologici, prodotto ultimo del processo di depurazione dei reflui fognari, con benefici per l’ambiente e diminuzione dei costi di gestione. «Dopo anni di attesa e rinvii – aggiunge Paolo Mazzucchelli – adesso siamo passati ai fatti, sapendo che gli adempimenti sono molti. L’ATO ha già approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica e si sta concludendo il percorso di verifica sulla necessità o meno della Valutazione d’Impatto Ambientale. Solo successivamente si potrà indire la gara per affidare i lavori. Stiamo facendo tutto con grande attenzione e massima trasparenza, come è dovere di un’azienda pubblica. Ci vorrà tempo, ma il treno è partito e non si fermerà». L’impianto del Pravaccio, a restyling ultimato, servirà 110mila abitanti, con un carico organico di 66oo kg al giorno, e permetterà ad Alfa di valutare la dismissione dei piccoli depuratori di Viggiù e Cantello, così come una razionalizzazione del sistema per poter sanare l’anomalia di Clivio, unico Comune d’Italia ad essere servito da un depuratore di uno Stato estero (la Svizzera).

alfa depuratore mazzucchelli

I lavori, ha annunciato il presidente di Alfa, partiranno nel corso del 2020. «La stessa attenzione e trasparenza serviranno nella fase di cantiere, che sarà il momento più importante e delicato – prosegue Mazzucchelli – presteremo la massima attenzione per evitare che ci siano problemi, anche se circoscritti, di carattere ambientale. Il fatto che l’impianto sia dotato di tre linee parallele quasi complete certamente renderà tutto più semplice. In ogni caso, tutto, ripeto, sarà fatto nel modo più trasparente: autorizzazioni, eventuali deroghe per gli scarichi e quant’altro necessario sarà fatto con tutti i crismi e coinvolgendo tutte le istituzioni e gli enti interessati. Dobbiamo essere tutti consapevoli che Alfa è un’azienda dei cittadini e al servizio dei cittadini e dell’ambiente. Ne è una prova anche il coinvolgimento delle associazioni ambientaliste e dei volontari in questa fase. Un territorio consapevole, anche delle difficoltà, sarà per noi il migliore stimolo per fare sempre di più e meglio». L’amministratore delegato di Alfa Beatrice Bova rimarca: «Abbiamo a cuore l’Olona per l’impatto ambientale che ha sui nostri territori. In futuro dovremo gestire altri depuratori, con la fusione con le società ecologiche, e questo è l’approccio che vorremmo dare».

Il «cambio di passo»

alfa depuratore mazzucchelli

Una stretta di mano «simbolica» sancisce una nuova stagione di rapporti con il sindaco di Varese Davide Galimberti, dopo le tensioni dei giorni scorsi. «C’è un cambio di passo visibile ed evidente rispetto al passato – fa notare il primo cittadino del capoluogo – nella capacità di affrontare i problemi e di guardare al futuro. Lo percepiamo da questo importante progetto che riguarda non solo Varese e consentirà in prospettiva di implementare l’estensione delle reti fognarie, ad esempio dove mancano come a Cascina Mentasti e in una parte di San Fermo. Un progetto interessante anche sotto l’aspetto ambientale, visto che il depuratore si trova all’inizio dell’asta del fiume Olona». Ed è su questo punto che batte anche Franco Brumana, presidente degli Amici dell’Olona e attualmente in corsa alle elezioni a Legnano. «Sì, il cambio di passo c’è stato. E dopo anni di contrasto da qualche mese spertichiamo lodi, ma sincere. Questo è un momento storico per l’Olona, una svolta. Il primo di cinque interventi di revamping essenziali». E Legambiente, con la vicepresidente Valentina Minazzi: «Saremo vigili che si vada avanti».

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