Perugia-Uyba, famiglie sotto rete: Ortolani-Mazzanti vs Leonardi-Barbaro

BUSTO ARSIZIO – La Unet e-work, dopo le debacle con Firenze e Novara, torna subito in campo. Nel recupero della ottava giornata del campionato di A1, le farfalle di coach Fenoglio saranno di scena sabato sera al PalaBarton di Perugia contro le padrone di casa della Bartoccini Fortinfissi, tra le cui fila spiccano tre vecchie conoscenze bustocche: Freya Aelbrecht, sfortunata nella sua esperienza in biancorosso per un infortunio, Helena Hevelkova, capitan Triplete, e Serena Ortolani. Con il fattivo supporto del media manager della società umbra, abbiamo voluto proprio sentire l’opposto della squadra allenata dal marito Davide Mazzanti (subentrato da tre partite – e ben cinque punti – a Fabio Bovari) coach anche della nazionale azzurra. Una coppia in campo e nella vita, arricchita dalla piccola Gaia: in molti ricorderanno la stagione 2013/14 in cui Serena calcava il taraflex di viale Gabardi e Davide il parterre con il passeggino. Una coppia marito e moglie, come a Busto sono Giulia Leonardi ed Enzo Barbaro, i quali, visto il momento delicato in casa biancorossa, hanno preferito lasciare… l’altare ai colleghi/amici.

I ricordi di Busto

“Ho giocato a Busto due stagioni, nel 2007/08 e nel 2013/14. Sono stati due anni corredati da bellissimi ricordi. Nel primo ero giovanissima, all’esordio da opposto titolare in A1: mi è servito per accumulare tanta esperienza che mi è tornata utile negli anni successivi. Nel 2013 invece si è trattato del mio primo anno da mamma e atleta: fu una chiamata improvvisa per l’infortunio di Sloetjes ma importante perché per la prima volta mi sentii più responsabile sia fuori che dentro al campo. A Busto ho sempre trovato persone fantastiche sia nella squadra e nello staff sia tra il pubblico”.

La partita di sabato

“La Uyba è in un momento di crisi, forse dovuta anche ai casi di positività nella squadra che ha avuto alti e bassi forse proprio per i contagi e questo non aiuta. La squadra c’è, le giocatrici sono forti e importanti, Fenoglio lo conosco bene, trasmette tanta grinta ma sa come convogliarla in campo. È un momento un po’ così per loro, ma sono sicura che si riprenderanno. Io penso che i casì Covid è meglio prenderli tutti in una volta sola piuttosto che portarseli dietro un po’ alla volta perchè questo ti scombussola il ritmo di gioco e di allenamento”.

Havelkova ed Aelbrecht

“Non ho ancora avuto modo di confrontarmi con loro sulla partita di sabato. Ho parlato spesso soprattutto con Helena dei nostri trascorsi a Busto: abbiamo giocato insieme anche a Monza e mi raccontava dei suoi ricordi bellissimi, tra cui il triplete da titolare. Busto è una di quelle società che rimane nel cuore”.

Perugia in risalita

“Noi siamo partite maluccio, con pochi punti raccolti. Nelle partite che ci mancano per finire il girone di andata con Busto e Novara dobbiamo dare il massimo per migliorare la classifica. Sono sicura che la posizione che occupiamo non è adeguata a noi, penso che potremmo essere un po’ più in alto. Dobbiamo migliorare tanto, lo stiamo già facendo ma ci sono tante piccole cose da dover cambiare e sistemare. In campo dobbiamo sentirci più libere e divertirci di più”.

Una famiglia sotto rete

“Il fatto di essere marito e moglie ormai per noi è la normalità sia in campo che fuori dopo gli anni di Casalmaggiore, Conegliano e della nazionale. Se entrambe le persone della coppia remano nella stessa direzione, per il bene della squadra, è assolutamente una cosa normale, giusta e senza problemi. Se si hanno degli obiettivi comuni la situazione è tranquilla e facilmente gestibile. Poi è ovvio che alcune cose non si dicono, altre sì. Nel nostro caso, Davide (Mazzanti ndr) è una persona molto aperta al dialogo, quando una giocatrice ha un problema di sicuro non lo viene a dire a me, ma va da lui direttamente. Poi a casa abbiamo poco tempo per parare di pallavolo, perché tutto il tempo che abbiamo lo dedichiamo a nostra figlia Gaia come giusto che sia”.

La pandemia

“La situazione del Covid è ancora critica anche per lo sport. La squadra deve essere intelligente a seguire le indicazioni che poi sono sempre le stesse, bisogna stare lontani dalle altre persone, utilizzare mascherina e disinfettante e avere un po’ di fortuna”.

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