Pgt di Legnano, l’ex assessore Alpoggio: «Nessuna responsabilità di Fratus & C.»

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LEGNANO – Mi trovo a scrivere le seguenti righe a seguito delle dichiarazioni pronunciate dall’assessore all’urbanistica del Comune di Legnano nel consiglio comunale del 18 aprile in cui vengono mosse accuse e illazioni del tutto infondate e fuori luogo e a cui, nonostante non faccia più politica da tempo, non posso non dare riscontro essendo chiamato in causa direttamente avendo ricoperto il ruolo di assessore all’urbanistica nell’amministrazione Fratus.

Si dovrebbe fare attenzione quando parlando di urbanistica si dice che la giunta Fratus era “presa a fare altro”, poiché quando si cita la giunta ci si riferisce all’organo collegiale di cui anche il sottoscritto faceva parte ed è bene ricordare che vi sono dibattimenti processuali in corso e soprattutto che il sottoscritto non è mai stato coinvolto in tali vicende giudiziarie.

Piano approvato nel 2017

Ricordo che il Pgt vigente è stato approvato dall’allora amministrazione Centinaio a marzo 2017 e ha preso efficacia con la pubblicazione sul Burl a giugno 2017. L’amministrazione Fratus è stata in carica da giugno 2017 a maggio 2019. Il documento di piano del Pgt ha validità di 5 anni. Chiunque, date e scadenze alla mano, è in grado di capire che se la scadenza del documento di piano è datata nel 2022, vi era il tempo per l’attuale amministrazione in carica da ottobre 2020 di procedere all’approvazione del documento di piano e nulla si può imputare all’amministrazione precedente. Le responsabilità devono essere pertanto ricercate e ascritte ad altri.

Faccio presente che Legnano ha avuto da maggio 2019 a ottobre 2020 un commissario prefettizio. Se si fosse stati veramente in ritardo, come mai non è stato fatto nulla da parte di commissario e uffici? Nessuno si era accorto del ritardo? Ovviamente la mia è una domanda retorica che però ben inquadra la realtà dei fatti. E mi sia concesso ricordare che in quasi due anni, la giunta “inerte” di cui facevo parte ha avviato la variante per semplificazione dell’impianto normativo (poi approvata dal commissario prefettizio) e portato avanti diversi ambiti di trasformazione – uno su tutti l’ex Bernocchi (nella foto in alto) – e lo sviluppo del territorio. Duole vedere la situazione urbanistica di una città come Legnano che ad oggi si trova, di fatto, senza una programmazione politica e amministrativa.

Scelta politica o cos’altro?

È indubbio che quello che informalmente viene definito il documento politico nella città di Legnano è sparito, con la conseguente scomparsa degli indirizzi di pianificazione territoriale, sviluppo e attrattività della città. E la variante del Pgt attualmente in corso, anche in considerazione dei tempi di efficacia, non giustifica il non rinnovo del documento di piano né risolve il problema.

Meravigliano infine le dichiarazioni contraddittorie dell’assessore riportate dalla stampa per cui non si è ancora capito se è stata una scelta politica far scadere il documento di piano o meno. L’unica certezza qui è incolpare altri pur di non prendersi le proprie responsabilità. In politica bisognerebbe avere preparazione e il coraggio delle proprie scelte oltre a misurare le parole prima di pronunciarle con coscienziosità, soprattutto se si ricoprono certi ruoli.

Gianluca Alpoggio

(assessore all’urbanistica nella giunta Fratus)

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