Piano nazionale degli aeroporti: 37 milioni di passeggeri a Malpensa nel 2035

malpensa piano aeroporti

MALPENSA – Almeno 37 milioni di passeggeri nel 2035, con un incremento ben superiore al 40 per cento rispetto ai movimenti del periodo pre Covid. E’ quanto prevede il “Piano nazionale degli aeroporti” diffuso da Enac e dal ministero per le Infrastrutture per lo scalo di Malpensa. L’analisi sulle potenzialità dell’aeroporto della brughiera conferma quanto già ipotizzava Sea, la società di gestione, una decina di anni fa. Nulla di nuovo, quindi. Anche se lo studio, che prende in considerazione il sistema aeroportuale milanese, Linate e Malpensa, definisce una crescita in prospettiva al netto di eventuali pandemie, guerre, choc petroliferi, criticità varie. Se, insomma, non dovessero intervenire nuovi problemi capaci di frenare lo sviluppo del trasporto aereo lombardo e nazionale.

Le potenzialità

Malpensa e Linate insieme porterebbero la cifra complessiva dei passeggeri a sfiorare i 60 milioni in un anno, per l’esattezza 57 milioni. Un dato che, per quanto riguarda il City Airport, tiene in considerazione i limiti dei 18 voli orari, come previsto dalle norme. Se però questo vincolo dovesse decadere Linate potrebbe ospitare ben prima del 2035 almeno 20 milioni di passeggeri nei 12 mesi: le piste sono infatti strutturate per gestire 29 movimenti in un’ora. Potenzialità di incremento ci sono anche in brughiera, con la possibilità di aumentare atterraggi e decolli da 70 a 76 all’ora.

Scalo strategico ma non un hub

Tutto ciò comporta comunque la razionalizzazione del sistema aeroportuale milanese, a cominciare dal raffreddamento delle concorrenza tra i due scali. E, in seconda analisi, dalla promozione di Malpensa ad hub: oggi è un aeroporto strategico per il Nord Italia, ma nessun vettore al momento lo usa come hub. Una penalizzazione non soltanto formale, nonostante il mercato guardi con sempre maggiore interesse proprio alle piste della brughiera gallaratese. Vecchia questione e vecchia “guerra” con Fiumicino, da sempre favorito dalla politica e dai vertici degli enti chiamati a gestire gli aeroporti italiani.

Fiumicino e il neo ministro Salvini

Una contrapposizione con Roma che il nuovo ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, il leghista Matteo Salvini, potrebbero chiarire una volta per tutte. Inutile ribadire quale sia l’importanza di Malpensa per l’economia lombarda e per l’indotto prossimo allo scalo. A fronte di tutto ciò, in relazione allo sviluppo ipotizzato dal “Piano nazionale degli aeroporti”, rimane la questione della sostenibilità ambientale, in un’area che da Malpensa riceve una serie di benefici ma ne paga anche le conseguenze negative, in primis inquinamento dell’aria, rumore e traffico. Facile ipotizzare che cosa potrebbe accadere con il raddoppio dei movimenti dello scalo.

malpensa piano aeroporti – MALPENSA24