Polizia, il vicequestore D’Auria lascia Legnano: «Quattro anni molto intensi»

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LEGNANO – Cambio della guardia al commissariato di polizia di Legnano. Lunedì prossimo, 7 febbraio, l’attuale dirigente, il vicequestore Umberto d’Auria, dopo 4 anni lascerà la città del Guerriero, per essere trasferito al commissariato Lorenteggio di Milano. il suo posto, come confermatoci sabato 6 dallo stesso commissariato, sarà preso per la prima volta da una donna, Ilenia Romano, proveniente proprio dal Lorenteggio.
Nato a Nocera Inferiore (Salerno) nel 1971, D’Auria (nelle foto; sotto, con il sindaco Lorenzo Radice) è arrivato a Legnano dopo 4 anni trascorsi a Torino sulle Volanti e all’ufficio di Polizia di frontiera all’aeroporto di Caselle, riscuotendo ripetuti compiacimenti di questore, dirigenti superiori e interregionali per alcune operazioni portate a termine; fino alla fine del 2017 era stato in servizio a Milano al commissariato Comasina.

«Sono stati 4 anni molto intensi e impegnativi – così D’Auria si è congedato da Legnano oggi, venerdì 4 – Questo è l’ufficio più importante che ho diretto finora e dove si è responsabili verso una collettività. Devi essere un riferimento, e abbiamo cercato di farlo. Ho lavorato qua dentro dalle 7.15 alle 7 di sera. La valutazione del mio operato la lascio fare ai miei superiori, posso dire che c’ho messo sempre lo stesso impegno. Noi ci siamo, com’è il nostro motto (“Esserci sempre”). Non abbiamo un sostanziale arretrato o pratiche dimenticate nei cassetti».

«Agito su tutti i fronti»

«Abbiamo operato su tutti fronti – ha proseguito il dirigente uscente di Via Gilardelli – dall’ordine pubblico al Covid, ricevendo tutti quelli che vedete in fila ai nostri uffici. D’accordo con il Comune, abbiamo messo una corsia con sbarre per gli stranieri che vengono qui da 28 comuni del Legnanese e gestito migliaia di permessi di soggiorno per persone che lavorano onestamente; mentre la polizia amministrativa (quella che rilascia i passaporti, nda) è competente su 20 comuni. Il “codice rosso” contro le violenze ha un ufficio dedicato e tutto ciò che poteva essere fatto per le vittime è stato fatto».

Sui problemi di ordine pubblico e reati in città, D’Auria riassume così il lavoro svolto: «Dal punto di vista professionale penso che Legnano sia una città dove qualcuno che fa più rumore c’è, oltre a qualche “rissetta”… Come Polizia di Stato abbiamo collaborato all’iniziativa “Legnano sicura” e con tutte le istituzioni, ma anche con l’Ac Legnano del presidente Munafò, la bella esperienza del Palio di cui ho scoperto la realtà, eventi internazionali e prestigiosissimi come la Coppa Bernocchi». L’impressione finale è che D’Auria terrà un pezzetto di Legnano non solo nella carriera, ma nel cuore.

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