Polvere, ragnatele e calcinacci: i Nas alla piscina di Busto. Ordinanza per rimediare

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Immagine di repertorio

BUSTO ARSIZIO – Negli spogliatoi «polvere, ragnatele, piastrelle danneggiate» e un fasciatoio per i bambini con «il rivestimento esterno parzialmente staccato», nella piscina “baby” «piccoli pezzi di intonaco, verosimilmente caduti dal soffitto»: sono alcune delle «inadeguatezze igienico-sanitarie» riscontrate dai NAS di Milano in un’ispezione effettuata alla piscina di via Manara gestita da Forus. Criticità che il Comune di Busto Arsizio, proprietario della struttura, ha intimato al gestore di rimettere in ordine «entro cinque giorni» con un’apposita ordinanza emessa il 23 dicembre scorso.

Assurdità della burocrazia

Il paradosso della burocrazia è che il sopralluogo dei militari risalirebbe al 20 ottobre, mentre la comunicazione della direzione sanitaria di ATS Insubria, che chiede l’«emissione di specifico atto formale» (un’ordinanza) è pervenuta a palazzo Gilardoni il 22 dicembre. Detto, fatto: l’ordinanza è stata pubblicata il giorno dopo, il 23 dicembre, per imporre al gestore della piscina la «manutenzione di tutti i locali del complesso natatorio» e la risoluzione delle problematiche riscontrate dai NAS. Documentata con tanto di relazione fotografica. In caso di inadempienza, sarà il Comune ad accollarsi i costi dell’intervento, rivalendosi successivamente sul gestore.

Le «inadeguatezze igienico-sanitarie»

I NAS hanno segnalato la presenza, negli spogliatoi, di «polvere, ragnatele in alcuni tratti (in corrispondenza delle finestre), pareti delle docce annerite in alcuni tratti, perdita di intonaco in alcuni punti, diverse piastrelle danneggiate e/o mancanti», oltre ad un «fasciatoio il cui rivestimento esterno è parzialmente staccato e alcuni box per bambini con tessuto sporco e annerito». Per quanto riguarda le vasche, l’ispezione ha verificato «bordo annerito, mattonelle danneggiate, ruggine e usura» nella vasca da 50 metri, ma anche «pezzi di intonaco» in quella per i bambini e «altre carenze strutturali». Problemi che Forus dovrà dimostrare di aver risolto entro la fine dell’anno. Ma per la piscina di via Manara è l’ennesima tegola di un 2022 travagliato, dopo che già i topi avevano causato un blackout alla struttura.

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