MILANO – Il tasso di positività continua a salire (è all’1,7%), ma i ricoveri rimangono sostanzialmente stabili, uno in meno nelle terapie intensive e 3 in più negli altri reparti Covid, per un totale di 168 pazienti negli ospedali lombardi. La settimana inizia con altri 41 contagiati in provincia di Varese, dopo i 36 di ieri. Ma soprattutto dopo i 13 di lunedì scorso, 12 luglio. Oggi, 19 luglio, è dopo Milano (100 casi) la seconda provincia più colpita.
Il riepilogo dei numeri
A fronte di 11.621 tamponi effettuati in Lombardia, sono 208 i nuovi positivi, per un rapporto percentuale tra contagi e test che sale all’1,7%, rispetto all’1,3% di ieri, 18 luglio, quando si erano registrati 369 nuovi casi sulla base di 28.376 tamponi processati. un decesso, esattamente come ieri. In risalita dall’1,9 al 2,3% invece il tasso di positività a livello nazionale, per effetto di 2.072 nuovi casi (ieri 3.127) rilevati a partire da 89mila test eseguiti, circa 75mila in meno di ieri. Aumentano anche i decessi, 7 in tutta Italia dopo i 3 di ieri, e uno in Lombardia, esattamente come ieri.
La situazione negli ospedali
Sostanzialmente stabili i dati dei pazienti ricoverati negli ospedali lombardi. Il numero diminuisce, meno 1, nelle terapie intensive (ieri era rimasto stabile), con il totale che si attesta a quota 30, ma torna ad aumentare, più 3, negli altri reparti Covid (ieri meno 1), dove sono 138 i letti occupati. In tutto in Lombardia sono 168 i pazienti Covid.
Vaccinati verso quota 7 milioni
«Oggi la Lombardia supera 11 milioni di somministrazioni e fra pochi giorni toccheremo il traguardo dei 7 milioni di aderenti – annuncia la vicepresidente e assessore al welfare Letizia Moratti – siamo in una fase cruciale, rivolgo nuovamente un accorato appello a tutti coloro che ancora non si sono vaccinati affinché vi provvedano con fiducia e senza tentennamenti. Penso agli over 60, la categoria più a rischio. Ma anche agli adolescenti e giovani, alle loro famiglie e a tutto il personale scolastico, che dopo l’estate desiderano, come tutti noi del resto, un ritorno alla scuola in presenza».
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