Premio Arte Carlo Farioli, vince Antonetti con “Apertura orientale”

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BUSTO ARSIZIO – È stato il bustocco Emiliano Antonetti, con “Apertura orientale”, a vincere la terza edizione del Premio Arte Carlo Farioli, organizzata dall’associazione culturale intitolata all’artista bustocco con il patrocinio del Comune di Busto Arsizio e della Fondazione Comunitaria del Varesotto. Al concorso, intitolato “Trame dell’immaginario – segni, forme, cromie“, hanno partecipato oltre centocinquantacinque artisti con opere provenienti da tutta Italia, tra cui sono ne stati premiati nove sabato 22 giugno, in occasione dell’inaugurazione della mostra a Palazzo Cicogna.

Una capacità sorprendente di esplorare il mondo oggettuale

Il vincitore è Emiliano Antonetti grazie all’opera “Apertura orientale”: un lavoro, come recita la motivazione, “che rivela la sorprendente capacità dell’autore di esplorare il mondo oggettuale”.
A Elisa Baldissera di Torino è andato il secondo premio, intitolato alla memoria dell’artista Aldo Alberti, per “Il mare dentro”: “Il mondo di Jules Verne si arricchisce di sfumature inquietanti ed eleganti allo stesso tempo, in una scultura estremamente elaborata e preziosa”.
È invece di “Un giorno nella foresta dei simboli” firmato da Lucrezia Zaffarano, di Sesto San Giovanni, il terzo riconoscimento, dedicato al ricordo del mecenate Luigi Bandera, perché “L’immaginario è abitato da simboli tanto più determinanti quanto meno riconoscibili, come l’opera mette ben in luce”.

Un’immagine onirica e sottilmente conturbante

Giulia Nelli di Legnano, utilizzando un collant nell’opera “Soffio di primavera”, ha conquistato il premio Accademia, dedicato ad Antonio Aspesi, imprenditore e mentore del giovane Carlo Farioli, “per aver utilizzato nella realizzazione del lavoro un oggetto d’uso quotidiano da cui scaturisce un’immagine onirica e sottilmente conturbante”.
Tra le menzioni speciali ci sono Michele Liparesi di Sasso Marconi (“Gufo reale”), Laura Pagliai di Ravenna (“Sogno”), Carol Peia di Cuneo (“O.c.r.a.”) e Luigi Sandroni di Gallarate (“Perditempo”). Per la sezione Scuole è stata premiata Sofya Burova, del liceo artistico Paolo Candiani di Busto Arsizio, per “Lo smarrimento dell’identità”.
Fino a domenica 7 luglio sarà possibile ammirare a Busto Arsizio, nelle sale di Palazzo Cicogna, le opere dei ventotto finalisti. La mostra sarà aperta da martedì a giovedì dalle 14.30 alle 18, al venerdì dalle 9.30 alle 13 e dalle 14.30 alle 18, al sabato dalle 14.30 alle 18.30 e domenica dalle 15 alle 18.30. Gli artisti sono stati selezionati dalla giuria formata da Roberto Borghi, critico e storico dell’arte, Francesco Marelli, docente del liceo artistico Candiani di Busto Arsizio, Valentina Zaro, responsabile servizi educativi museali del Comune, Cristina Toffolo De Piante, di De Piante Editore, Manuela Ciriacono, curatrice artistica, ed Elisabetta Farioli, presidente dell’associazione Spazio Arte Carlo Farioli.

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