Pro Patria, incidenti d’altri tempi: ferita una tifosa. Sangiuliano: insulti razzisti

SEREGNO – Un finale inaspettato, apparentemente improvviso, forse premeditato ma sicuramente bollente. In campo, dove Pitou allo scadere ha griffato il meritato blitz tigrotto, ma soprattutto fuori dal campo, dove si sono viste scene d’altri tempi. Noi di M24 che eravamo presenti allo stadio “Ferruccio” di Seregno, seppur dalla parte opposta rispetto al settore ospite occupato dai sostenitori della Pro Patria, abbiamo provato a ricostruire l’incandescente finale. Il gol di Pitou, non lo neghiamo, ci ha un po’ distratto da quanto stava accadendo a bordo campo (le immagini tv – da Eleven – evidenziano una pallonata scagliata da Fall ai tifosi in stile Boateng), anche perché di solito – al triplice fischio finale, mentre noi ci dedichiamo a scrivere – tutto finisce lì o quasi. E invece, stavolta no.

Bordo campo: dalle magliette agli insulti

Mentre i tifosi della Pro Patria attendevano il lancio delle magliette, seppur gialle, un calciatore del Sangiuliano (dopo che Fall, forse per reazione, aveva scagliato il pallone in curva) si è avvicinato alla rete, iniziando a discutere animatamente con qualche ultras. Il motivo? Non fatichiamo ad immaginare che riguardasse qualche insulto rivolto a Mbarick Fall, sebbene dalla nostra postazione – per intenderci a fianco a quella occupata dall’addetto stampa e dalla vice presidentessa della Pro – non avessimo in realtà sentito niente, complice anche gli altoparlanti dello stadio Ferruccio con musica al massimo. Di sicuro, in quei frangenti, qualcosa è successo, tanto che persino Turotti e Vargas si sono avvicinati alla rete, mentre un dirigente del Sangiuliano inveiva animatamente.

Video: la pallanota di Fall

La nota di condanna del Sangiuliano

Ecco il comunicato del Sangiuliano che, dopo la sconfitta con la Pro, ha esonerato il tecnico Carmine Gautieri, richiamando sulla panchina gialloverde Andrea Ciceri: “Sangiuliano City condanna con profondo rammarico gli insulti a sfondo razzista di cui è stato vittima Mbarick Fall da parte di alcuni soggetti presenti nel settore della tifoseria ospite. La società desidera ringraziare la Aurora Pro Patria 1919 per la condanna dell’episodio e la presa di posizione nei confronti dei responsabili del vergognoso gesto”.

Gli ultras del Sangiuliano

In questo concitato finale è successo anche che gli ultras del Sangiuliano, i quali durante la stagione avevano seguito la loro squadra solo in trasferta e mai in ”casa”, sono usciti in massa dallo stadio, senza che le Forze dell’Ordine presenti all’esterno cogliessero le loro reali intenzioni. Stiamo parlando di un gruppo di una cinquantina di persone che, già durante la gara, con una maxi torciata iniziale, aveva dato l’idea di essere un gruppo ben organizzato, non certo improvvisato.

La sassaiola

Morale. Dopo che l’animato battibecco a bordo rete fra tifosi della Pro e giocatori/dirigenti del Sangiuliano sembrava rientrato, dall’esterno dello stadio è iniziato un fittissimo lancio di sassi, fumogeni e oggetti contundenti. Un quarto d’ora abbondante di autentica follia, in cui – complice l’assenza all’esterno di Forze dell’Ordine – gli ultras del Sangiuliano e quelli della Pro Patria hanno persino provato a sfondare il cancellone divisorio per venire a contatto.

Una tifosa ferita

In questi momenti concitatissimi, una torcia ha colpito anche una tifosa della Pro Patria, provocandole un’abrasione alla caviglia, poi curate e tamponata dalle volontarie della Croce Rossa presente a bordo campo. Interpellate, non hanno voluto rilasciare dichiarazioni per ragioni di privacy

Il cancello non si apre: tutti in campo

L’intervento, seppur tardivo, delle Forze dell’Ordine all’esterno dello stadio ha poi disperso gli ultras del Sangiuliano, ma – come se non bastasse – i tentativi reciproci di sfondare il cancellone divisorio hanno finito per compromettere il meccanismo d’apertura, tanto che i tifosi della Pro sono stati poi costretti a lasciare lo stadio dal lato tribuna, attraversando il campo da gioco e provando anche a forzare l’accesso agli spogliatoi, dove nel frattempo era in corso la conferenza stampa con Vargas e Fietta.

Gli Steward

Da precisare anche il ruolo degli steward, alcuni dei quali si sono frapposti per impedire l’accesso dei tifosi negli spogliatoi e nella sala stampa. Intervistati a caldo sull’accaduto, ci hanno spiegato l’esatta dinamica, confermandoci di aver fatto tutto il possibile – ovviamente nelle loro disponibilità e competenze – per limitare i danni ed evitare il contatto fra le due tifoserie.

Cosa rischiano Pro Patria e Sangiuliano?

Dalla ricostruzione dei fatti, fra responsabilità oggettive e evidente mancanze nella gestione dell’Ordine all’esterno dello stadio (possibile che nessuno si sia accorto che gli ultras del Sangiuliano si stavano muovendo in massa per raggiungere il settore ospiti? possibile che la sassaiola sia durata un quarto d’ora? possibile che la sala GOS non si sia accorta di niente?), è lecito attendersi qualche ammenda e qualche provvedimento nei confronti del Sangiuliano, in quanto società di casa e appunto organizzatrice. Ben diverso, e potenzialmente anche più grave, il discorso riguardo gli insulti rivolti a Fall, come esplicitato dalla nota del Sangiuliano (nella quale viene però omessa la pallonata finale di Fall, umanamente comprensibile, un po’ meno da calciatore professionista). Qualora arbitro, quarto uomo o ufficiale di campo avessero effettivamente percepito qualcosa a sfondo razziale, la sanzione a carico della Pro Patria potrebbe essere anche pesante.

Pro Patria Sangiuliano incidenti – MALPENSA 24