BUSTO ARSIZIO – «No al prestito e no alle tasse di giugno. Con tre mesi senza fatturato e le attività ancora ferme come facciamo a stare in piedi?». Dopo aver detto preso la parola al flash mob dei commercianti di sabato 2 maggio in piazza Santa Maria, l’imprenditore bustese Giovanni Tropeano, titolare di tre centri estetici tra Busto Arsizio e Gallarate, ha portato la sua testimonianza su Rete4, nel corso della trasmissione di Barbara Palombelli “Stasera Italia”. Intervenendo a proposito del dibattito sulla possibile riapertura anticipata per le attività di parrucchieri e centri estetici, chiesta a gran voce dalle associazioni di categoria per rimettere in carreggiata un settore che vede tantissime piccole imprese a rischio sopravvivenza.
«Fateci riaprire. In sicurezza»
«Tutto è pronto per riaprire» racconta il giornalista Alessandro Piccioni, autore del servizio. Tropeano mostra tutte le precauzioni che ha messo in atto per accogliere la clientela in sicurezza: le visiere protettive, le barriere di plexiglass, strumentazione a livello medico. Ma la sua attività è bloccata fino al primo giugno, stando all’ultimo Dpcm del premier Conte. «Abbiamo perso tre mesi di fatturato, circa 120mila euro al mese, e i nostri dipendenti, ben 26, ad oggi non hanno ancora percepito la cassa integrazione – rivela l’imprenditore bustese – il prestito da 25mila euro previsto dal decreto liquidità? Dei 25mila euro dello Stato non ce ne facciamo niente, ci vogliono soldi a fondo perduto perché i 25mila euro si accumulerebbero ai nostri finanziamenti, debiti, leasing». Insostenibile, soprattutto se si pensa che la prospettiva degli imprenditori che hanno le saracinesche abbassate ormai dai primi di marzo è di dover adempiere alle scadenze fiscali di giugno, pur non avendo fatturato nei tre mesi precedenti. «Le tasse non vanno posticipate, ma vanno eliminate per il 2021 – la richiesta di Tropeano – adesso a giugno ci sono le tasse dell’anno scorso da pagare e sono veramente tante».