Prosciolto l’agente della Polizia locale di Cerro Maggiore indagato in Calabria

carabinieri

CERRO MAGGIORE – È stato prosciolto dalle accuse a suo carico l’agente di Polizia locale in servizio a Cerro Maggiore arrestato lo scorso settembre in Calabria nell’ambito dell’operazione Aeternum. Ai 16 arrestati – cinque medici legali, quattro imprenditori di imprese funebri, tre agenti di Polizia locale, due custodi di cimitero, il responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Cittanova (Reggio Calabria) e un sacerdote – erano state mosse dalla Procura di Palmi accuse a vario titolo in merito a operazioni illecite celate dietro la gestione del cimitero comunale di Cittanova.

Secondo l’indagine, l’ex custode del cimitero e tre imprenditori locali hanno creato una gestione parallela a quella del Comune e, sostituendosi a quest’ultimo, hanno proceduto per anni a estumulazioni non autorizzate, distruggendo o spostando in altri loculi le salme dei defunti, per fare posto a nuove sepolture; il tutto per accaparrarsi gli affari del mercato funerario locale. Dei 74 indagati complessivi, per 63 si profila il rinvio a giudizio. L’agente in servizio a Cerro figura invece fra gli 11 prosciolti

«Comune sollevato, ma certo della sua onestà»

«Dal canto nostro – commentano dall’amministrazione comunale di Cerro Maggiore – la notizia è un gran sollievo. Non avevamo mai messo in dubbio la professionalità dell’agente, anche se lavorava da noi da pochi anni. Di sicuro lo avevamo conosciuto come agente intransigente e attento e anche i magistrati hanno confermato l’opinione che ci eravamo fatti. Di sicuro noi chiudiamo una brutta pagina di cui lui non è stato protagonista».

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