Provincia di Varese, maxi-avanzo da 23,7 milioni: «Ora opere condivise coi sindaci»

VARESE – Conti in salute, con un maxi-avanzo libero da oltre 23,7 milioni di euro: soldi che potranno essere spesi per «opere strategiche e di valenza provinciale», come preannuncia il presidente Marco Magrini, da «condividere con i Sindaci ed il territorio». Il bilancio consuntivo 2022 della Provincia di Varese ha avuto il via libera all’unanimità anche in consiglio provinciale: è il documento che segna, da un lato, il rientro definitivo dalla fase di riequilibrio finanziario (lo testimoniano i 106 milioni di euro di fondo di cassa a fine 2022), e dall’altro la transizione tra la gestione a guida centrodestra dell’amministrazione Antonelli e quella civica e di centrosinistra, al via a inizio 2023, presieduta da Magrini.

Il via libera in Consiglio

Si è concluso l’iter per l’approvazione del rendiconto della gestione 2022 dell’amministrazione provinciale di villa Recalcati. Dopo l’adozione in consiglio provinciale del 28 aprile e il voto favorevole dell’assemblea dei sindaci (93 voti favorevoli su 93 presenti), il documento è tornato in consiglio provinciale per l’approvazione definitiva, passando all’unanimità. La relazione dettagliata del rendiconto è stata illustrata da Mattia Premazzi, consigliere delegato al bilancio: «Il primo risultato che mettiamo in evidenza è l’approvazione entro il 30 aprile 2023, un traguardo importante che ci ha permesso di rispettare le scadenze senza incorrere in proroghe, sanzioni o restrizioni sulle possibilità di assunzioni o di spesa. Il secondo risultato che mettiamo in evidenza, il più interessante dal punto di vista degli amministratori, è l’avanzo libero che ammonta a 23.787.298,37 euro».

I numeri fondamentali

Altri dati importanti, che illustrano come si è arrivati a questo avanzo di gestione, sono sicuramente «il rientro dal piano di riequilibrio finanziario. Dal 2021 al 2022, infatti, l’avanzo di amministrazione è rientrato nel bilancio di Provincia – fa notare Premazzi – e le spese energetiche. Provincia, infatti, copre le spese energetiche sia degli immobili che utilizza sia delle scuole di primo e secondo grado. Lo stanziamento del 2023 è quasi di 11 milioni di euro. Si valuterà, nella seconda parte dell’anno, se sarà necessario usare l’avanzo di amministrazione per coprire queste spese. Per quanto riguarda il Pnrr, Provincia ha attivato oltre 26 milioni di euro in progetti sul territorio nel 2022, in aggiunta a questi nel corso del 2023 verranno attivati una decina di milioni di euro. Il livello di indebitamento dell’ente è un dato positivo perché in lenta ma costante decrescita: l’ente sta rimborsando i prestiti in corso senza incorrere in nuovi debiti. Un altro indice a bilancio è la tempestività di pagamento di Provincia, che è molto buona, in quanto si attesta a -13 giorni rispetto ai 30 previsti». L’ultimo dato a testimonianza del fatto che l’ente è «sano dal punto di vista del bilancio» è il fondo di cassa pari a 106 milioni di euro. «Possiamo dire che dopo gli anni passati, nei quai l’ente era in una situazione di riequilibrio, oggi abbiamo un ente che guarda avanti e ha delle risorse da utilizzare».

Come spendere l’avanzo?

Il Presidente Magrini ha chiuso l’Assemblea dei sindaci ringraziando per «il grandissimo risultato raggiunto» con 93 pareri favorevoli su 93 presenti. E in conclusione, ha dichiarato: «Ringrazio il Consigliere Premazzi per la cura con la quale svolge la sua delega, il Settore finanze e bilancio per l’impegno e il rispetto delle tempistiche, la precedente amministrazione e il Presidente Antonelli per averci consegnato un ente stabile dal punto di vista economico. Ci sentiremo presto per avviare un processo di condivisione con i Sindaci ed il territorio, volto a valutare le opere strategiche e di valenza provinciale che potranno essere oggetto di destinazioni di parte dell’avanzo».

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