Provincia, Magrini presenta subito il conto

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Sono ancora in luna di miele Emanuele Antonelli e Marco Magrini, ma quest’ultimo ha già iniziato a mettere sul tavolo tutta una serie di questioni che si addicono più alla routine di coppia quotidiana che a un viaggio di nozze. E trattandosi di politica è facile capire quali siano le questioni: voti, conti, posti e peso politico.

Insomma il momento, anzi il risultato elettorale è propizio per il civico che ha corteggiato (o, ma questo è da capire, si è fatto corteggiare) da Forza Italia. Quindi bisogna approfittarne. Subito. Senza lasciar passare troppo tempo, perché il treno quando passa, e l’ex vicepresidente della Provincia lo sa bene, bisogna saltarci sopra. Poiché la destinazione non è un problema, la si aggiusta in corsa.

Non è passata nemmeno una settimana che Marco Magrini, con un’intervista rilasciata al quotidiano La Prealpina, di fatto scopre le carte e subito fa vedere in controluce quale sarà il suo compito politico a Villa Recalcati indipendentemente della delega. Che però conta pure quella. Tanto che ne rivendica una pesante. Talmente pesante da arrivare a un soffio dal mettere in discussione la vicepresidenza già promessa alla Lega e al sindaco di Saronno Alessandro Fagioli.

Certo la politica non è matematica pura, quindi 2 più 2 non fa sempre quattro. Però due indizi possono essere quasi una prova. E siccome le parole “dolci” di Magrini sono tutte per il presidente Antonelli (di fatto il suo garante in campagna elettorale), mentre quelle più fredde e calcolatrici sono rivolte alla Lega, che “dovrebbe rendersi conto del peso del nord nella vittoria del centrodestra a Villa Recalcati”, la sensazione è che il sindaco di Cassano Valcuvia oltre che  chiedere posti, farà da contro peso al potere della Lega. Un abito questo tagliato alla perfezione sia per i civici, che possono far sentire la propria voce, sia per forza Italia che, con soli due consiglieri a Villa Recalcati, rischia di essere spesso afona.

Insomma le parole Magrini non sono da prendere alla leggera e annunciano una partenza dell’avventura già con un bel nodo da sciogliere: accontentare oppure no l’ambizione dell’ex vicepresidente. Anche sulla base delle 4 mila e oltre preferenze. Numeri che rappresentano in maniera incontestabile un patrimonio importante e fondamentale anche nel corso del mandato. Proprio Magrini, infatti, dice: “Ricordo che è l’assemblea dei sindaci ad approvare il bilancio della Provincia. E lì non c’è il voto ponderato. Ogni testa vale un voto”.

Resta quindi da capire cosa farà la Lega. Non tanto sul breve periodo, quanto nel corso del mandato e quale strategia metterà in campo per cercare di arginare un alleato, più trovato che cercato e che assomiglia sempre più a una trottola: una giravolta, via l’altra.

 

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