Quirinale, fallito il blitz su Casellati. Franchi tiratori nel centrodestra

ROMA – Un’altra fumata nera. Si ferma a quota 382 la presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati, candidata dal centrodestra, nel corso del quinto scrutinio per l’elezione del Capo dello Stato. Ben 70 franchi tiratori nel centrodestra, che ha miseramente fallito il blitz dopo che si sono arenate le trattative tra gli schieramenti. Gli astenuti sono stati 406, con PD, M5S e Leu che hanno deciso di non votare. Il presidente uscente Sergio Mattarella ottiene 46 voti, 38 vanno al magistrato Nino Di Matteo, 8 a Berlusconi, 7 a Tajani e altrettanti a Cartabia, 6 a Casini. Le schede bianche sono state 11, le nulle 9. In tutto i votanti 530, i presenti 936. 

I franchi tiratori

Con 406 grandi elettori astenuti dalle fila del centrosinistra, la candidata del centrodestra Casellati non riesce ad avvicinare la quota di 453 grandi elettori in teoria espressi dalla coalizione, ma si ferma sotto la soglia dei 400 voti che era stata indicata come il minimo per proseguire con la prova di forza. Tra i franchi tiratori spuntano diverse preferenze evidentemente ricollegabili al centrodestra, il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, il coordinatore azzurro Antonio Tajani, ma anche il ministro leghista Giancarlo Giorgetti, Adriano Galliani e l’ex ministro della giustizia Nitto Palma. Il presidente uscente Sergio Mattarella si ferma a quota 46, rispetto alle 166 preferenze di ieri, segno evidente che gran parte dei suoi sostenitori provenivano dai partiti di centrosinistra.

Resa dei conti nel centrodestra

Tensione nel centrodestra, con Forza Italia (il partito di Elisabetta Casellati) nel mirino. Fonti del Carroccio fanno sapere che «i 208 voti della Lega sono andati compatti alla presidente Casellati». Il presidente di Fratelli d’Italia Ignazio La Russa afferma: «Sono sicuro che in questi 380 voti ci sono tutti i voti di Fratelli d’Italia, neanche uno in meno. Avevamo il dovere di provare a verificare i voti del centrodestra in aula». È partita la caccia ai franchi tiratori. Il clima è bollente, lo dimostra il fatto che il vertice della coalizione, convocato per le 14.30, è slittato. «Dopo Casellati c’è solo Draghi» sentenzia Luigi Brugnaro, leader di Coraggio Italia. Alle 17 inizia la nuova chiama per il sesto scrutinio.

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