SOMMA LOMBARDO – L’arte di Andrea “Ravo” Mattoni conquista Somma Lombardo. A pochi giorni dalla inaugurazione della Pinacoteca a cielo aperto di Angera, il quotatissimo writer varesino ha ottenuto l’incarico da parte dell’amministrazione comunale di Somma Lombardo di realizzare un maxi-murales sul Sempione. Tra pochi giorni Ravo sarà già al lavoro: l’operà sarà inaugurata sabato 14 settembre (ore 17.30) in occasione della Fiera del Castello.
L’opera d’arte di Ravo
L’idea nasce da lontano, ovvero da quando il sindaco di Somma Lombardo rimase letteralmente rapito dal “Fanciullo con canestra di frutta” di Caravaggio realizzato da Ravo ad Angera. La particolarità del writer varesino è proprio questa: riprodurre con le bombolette spray in grandi dimensioni i capolavori dei maestri del passato. A Somma realizzerà un particolare de “La Carità”, preziosa tela della scuola bolognese del Seicento custodita al Castello Visconti di San Vito che l’artista ha visitato nei giorni scorsi insieme agli amministratori sommesi. E’ nella sala dedicata a papa Gregorio XIV. «La Carità – spiega il sindaco – viene rappresentata come una regina con due corone che viene in soccorso delle persone in difficoltà. Ci sembra un bel messaggio da imprimere sul muro in un periodo in cui sembra invece prevalere un po’ troppo egoismo. L’idea è mostrare Somma come una comunità che sa aprirsi e aiutare tutti».
Un museo a cielo aperto
Il murales verrà realizzato sul Sempione, tra piazza Vittorio Veneto e Largo Sant’Agnese, sulla parete laterale dell’ex Albergo Sempione. Sarà un bel colpo d’occhio per le auto in transito sulla statale. Con uno stanziamento pari a 10mila euro, l’amministrazione ha voluto sostenere la realizzazione di un’opera artistica nell’ambito degli eventi per i festeggiamenti del 60esimo di elevazione a città. «Non abbiamo scelto un quadro famoso ma abbiamo voluto rendere fruibile e visibile a tutti un’opera di valore già presente sul territorio. Vorremmo replicare nei prossimi anni questa iniziativa negli altri quartieri e nelle frazioni, trasformando la nostra città in un museo a cielo aperto valorizzando altre opere preziose custodite non soltanto in Castello, ma anche in Santuario, in basilica e nelle altre chiese sommesi».
