Regionali, nel Terzo Polo varesino sarà derby tra Gigi Farioli e Giuseppe Licata

VARESE – Non c’è ancora il simbolo e di fatto anche la lista deve essere svelata. Ma i nomi dei candidati per il Terzo polo girano da tempo. Se si esclude il silenzioso tatticismo di Azione, che ha scelto di tenere sotto coperta i tre varesini che dovrebbero far parte della partita. Sta di fatto però che la sfida per giocarsi un posto da consigliere al Pirellone sarà tra l’ex sindaco di Busto Gigi Farioli e l’attuale primo cittadino di Lozza Giuseppe Licata.

Stessa area politica (Italia Viva o Riformisti sono tutto sommato sfumature) ma differenti punti di riferimento: Gianfranco Librandi, il primo; Maria Chiara Gadda, il secondo. Perché, checché se ne dica, l’intera partita ruota attorno ai due big: il “Libra” e la deputata fagnanese d’origine e varesina d’adozione. Con Azione, così immobile al punto da far dire a un suo militante: «Ormai assomigliamo a un ossimoro. Abbiamo un nome che fa pensare al movimento, ma siamo fermi su tutte le partite». Ma andiamo con ordine.

Tre anime e tre parti quasi uguali

Il Terzo Polo ha ormai di fatto tre “gambe” politiche. Italia Viva, Azione e i Riformisti che fanno riferimento in sostanza a Gianfranco Librandi. E l’alchimia politica per formare la squadra degli 8 candidati ha previsto 3 nomi per i renziani, altrettanti per gli uomini di Calenda e due per i Riformisti. Non senza qualche mal di pancia di chi ha dovuto fare buon viso a cattiva sorte di dover sfidare un pezzo da 90 come l’ex sindaco di Busto. Il quale, pur non essendo più di primo pelo, ha ancora (e lo ha dimostrato alle ultime amministrative) parecchio seguito. Il che non è cosa da poco in una competizione dove serve raccogliere le preferenze. A fare sponda con Farioli c’è la saronnese Annalisa Renoldi, la quale, nel feudo della Città degli Amaretti, il suo lo fa sempre.

A sfidare la leadership (e anche la possibilità di piantare la bandierina in consiglio regionale) c’è Giuseppe Licata. Il sindaco di Lozza in Italia Viva c’è da sempre. Da quando è nata si può dire. Dalla sua inoltre ha l’esperienza da consigliere provinciale, il doppio mandato da sindaco e la spinta della parlamentare Maria Chiara Gadda. Al fianco di Licata dovrebbe esserci Nicoletta San Martino, eletta a Palazzo Estense proprio nella lista riformista di Lavoriamo per Varese e attuale assessore nella giunta Galimberti. Il terzo nome renziano è ancora sotto traccia.

Il silenzio di Azione

Non si sentono, non si vedono, ma ci sono. Sono gli uomini di Azione che, a detta degli stessi azionisti, hanno pagato dazio con la storia del partito unico. «Poche balle – dicono molti militanti del partito di Calenda – qui nel Varesotto Italia Viva ci ha “mangiato”». Vero o non vero, le prime risposte arriveranno al momento della conta delle preferenze. E le caselle in lista che spettano ai calendiani al momento contano i nomi di: Anna Agosti (già candidata a Varese – 2021 – e poi a Galliate Lombardo – 2022 – dove è attualmente assessore) e il gallaratese Giacomo Alessandro Cattaneo, detto Jack. Il terzo nome? Mistero. Di lui si sa solo che è stato calato all’ultimo, che è di Luino e che fino a pochi giorni fa non rientrava nella rosa dei papabili candidati alle regionali.