Laveno, Astuti accende la polemica sulla Casa di Comunità: «Una scatola vuota»

LAVENO MOMBELLO – Nuovi nomi, imbiancature, insegne. Che l’apparenza inganni viene confermato dalla nuova Casa di Comunità inaugurata a Laveno Mombello dal presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. E a definire “semplicemente estetica” il taglio del nastro del governatore è il consigliere e capogruppo del Pd in Commissione Sanità al Pirellone Samuele Astuti.

La spada del Pnrr

Astuti ha dichiarato: «La giunta Fontana, intimorita dalla paura di non rispettare i parametri necessari per beneficiare dei fondi Pnrr, annuncia l’apertura di una Casa di Comunità a Laveno Mombello, ma ancora una volta dietro le parole non c’è nulla». Infatti, secondo il consigliere, l’unica novità di questa iniziativa risiederebbe nel trasferimento della Comunità assistenziale, ex guardia medica, da Cittiglio. Rimarrebbero, dunque, i vuoti che lo sportello CUP (Centro Unico Prenotazioni) e i vari servizi di specialistica ambulatoriale dovrebbero riempire. 

Scatole vuote

«Non c’è da stupirsi – ha continuato Astuti – da mesi Fontana inaugura strutture che risultano poi essere in parte vuote, non in grado di intercettare i bisogni di salute del territorio». Stando alle sue parole, infatti, i cittadini di Laveno avrebbero un’impellente necessità dei servizi di una Casa di Comunità vera e propria così da avere un’alternativa al pronto soccorso di Cittiglio, ormai oberato dai troppi accessi. 

Astuti, però, non si ferma e rincara la dose. Dietro gli interventi di facciata apportati alla Casa di Comunità sarebbero nascosti problemi ben più seri e mai affrontati dalla giunta Fontana. Rimane, infatti, «la grave mancanza di personale che sarebbe risolvibile solo tramite la rivisitazione dei contratti e aumenti salariali. Solo così – sostiene Astuti – si eviterebbe la fuga del pubblico verso il privato o la Svizzera».