Cairate, M5S al Pd: «Riapriamo il dialogo e rompiamo l’isolazionismo di Azione»

Movimento cinque stelle grillini bandiera

CAIRATE – «Uniti si vince. E la scelta di non allargare la maggioranza, oltre che alla sconfitta, potrebbe portare all’isolamento. Noi ci siamo. E ora riapriamo quel dialogo che, non abbiamo capito per quale motivo, si è interrotto qualche settimana fa». E’ questo l’ultimo appello dei Cinque stelle di Cairate alla colazione di centrosinistra che sostiene la candidatura di Andrea Di Salvo.

Il tassello mancante

In sede di presentazione ufficiale del candidato sindaco Andrea Di Salvo, avvenuta qualche settimana fa al Circolo di via Anforelli, si è subito notata l’assenza del Movimento Cinque stelle. La lista che sfiderà Anna Pugliese, candidata di centrodestra, infatti, è composta da Partito democratico, Azione (Di Salvo – ex Pd – si presente in veste civica, ma è un esponente provinciale del partito di Calenda) e il gruppo dei Cristiani popolari.

E, sempre in quella sede, la questione Cinque stelle venne liquidata con un: “Non c’è un dialogo aperto con i pentastellati”. Vero, perché i rapporti tra le forze di centrosinistra e il Movimento si è interrotto. A detta dei pentastellati “senza un vero e proprio motivo”. Tanto che con il referente cairatese dei grillini, Mauro Atzeni, ora tende di nuovo la mano.

L’appello

Anche a Cairate ci sono le condizioni per vincere alle prossime elezioni se si mettono insieme tutte le forze. Che è quello che sta avvenendo a Busto e Varese, dove il Movimento Cinque stelle è parte della coalizione. Ed è la dimostrazione che in questo momento aggregare le forze, come insegna il Governo nazionale, è fondamentale per superare le difficoltà

Il Movimento è da anni forza di governo a livello nazionale e può esserlo anche nei comuni insieme al Pd e alle altre forze progressiste. Auspichiamo che anche a Cairate si faccia un percorso analogo. Il tempo c’è e soprattutto ci sono le idee.

Ci affidiamo al Pd affinché trasferisca anche qui a Cairate lo spirito unitario ed esca dall’isolamento in cui forse il partito di Calenda si sta infilando per ragioni ideologiche. La scelta di non allargare a tutti sarebbe giustificata solo dalla certezza di poter vincere con questo schema di totale isolamento, ma non ci sembra che sia così. Anzi, siamo convinti che anche lo stesso Partito democratico voglia un’alleanza “larga”. E la figura che Azione sta facendo a Varese, dove perde pezzi a causa dell’autoreferenzialità, dimostra che lor sono più improvvisati e incompetenti dei tanto vituperati grillini.

Ribadiamo, occorre lavorare per integrare e allargare la coalizione perché le elezioni sono vicine e il tempo a disposizione è poco.