Rimpasto di giunta, le reazioni: «Fontana solo, sconfessato e commissariato»

fontana salvini maroni

VARESE – «Il presidente Attilio Fontana appare come un uomo solo, sconfessato e commissariato dal suo leader e dalla presenza ingombrante della sua vice. Tutto questo forse non sarebbe successo se il governatore e la sua maggioranza a trazione leghista avessero cambiato rotta dieci mesi fa, quando glielo chiedevamo con forza di fronte al disastro nelle Rsa, della medicina territoriale, del mancato tracciamento e prevenzione». Lo dichiarano il segretario provinciale del Pd di Varese, Giovanni Corbo e il consigliere regionale del Pd, Samuele Astuti in merito al rimpasto illustrato oggi, venerdì 8 gennaio, dal presidente Fontana. La nuova squadra di governo vede l’uscita dell’assessore al Welfare Giulio Gallera, di Piani e di Cambiaghi, con ingresso al loro posto di Letizia Moratti, Alessandra Locatelli e Guido Guidesi, con una riorganizzazione delle deleghe.

E’ il crepuscolo della giunta regionale

«Oggi, forse, lo scenario sarebbe diverso e la Lombardia si sarebbe evitata tanti dei problemi esplosi durante la gestione della pandemia – proseguono Astuti e Corbo – Questo rimpasto è tardivo e non riuscirà a ridare smalto a una giunta regionale in grandissima difficoltà in cui cambiano alcuni nomi, tutti catapultati da fuori, ma vengono stravolte deleghe e assetti sulle partite strategiche, a partire dalla sanità e dall’assistenza ma anche dello sviluppo economico, dell’istruzione e della casa. Siamo al crepuscolo di una giunta regionale che non ha saputo correggere i suoi stessi errori».

Rimpasto tardivo

«Il rimpasto di giunta annunciato oggi dal presidente Fontana è tardivo e toglie anche l’ultimo velo di ipocrisia: otto anni di gestione leghista hanno affondato la sanità lombarda – dichiara il senatore varesino del Partito Democratico, Alessandro Alfieri – Erano mesi che come Pd chiedevamo a Fontana soluzioni rapide ed efficaci per riparare agli errori e risollevare la Lombardia. Se la risposta è questo rimpasto fatto da un presidente isolato e commissariato da Salvini significa che la Lega è alla frutta. Il dramma è che ne vanno di mezzo la salute e la ripresa economica di milioni di cittadini lombardi».

Fallimento di un’ideologia sanitaria

«La Lombardia e lombardi sono stati umiliati da scelte di partito. Salvini decide sulle poltrone e Fontana legge le sue veline, è il suo ufficio stampa. Il consiglio regionale è esautorato da ogni suo ruolo a favore di un punto stampa dove non è esistita la possibilità, per decine di organi d’informazione,  di chiedere conto di decisioni assunte dalle segreterie dei partiti. Il ruolo della presidenza della Lombardia è svilito, insieme a quello della regione, a megafono di un leader di partito che conosce solo l’alfabeto della propaganda. Il rimpastino lombardo, oltre che un’inutile perdita di tempo, sarà indigesto per i lombardi perché in Lombardia non ha fallito una squadra, o solo qualche giocatore in campo. Qui ha fallito un’ideologia sanitaria che ha messo il privato davanti al pubblico, il business prima del servizio. Che Gallera sia stanco è una balla: nella nostra regione è arrivato al capolinea il sistema Lombardia di Formigoni, Maroni e Fontana», così Massimo De Rosa, capogruppo del Movimento 5 Stelle Lombardia, sulla presentazione della nuova Giunta regionale della Lombardia.

Brutta stagione Gallera

«Sará il tempo a dire se il rimpasto così sostanzioso in Lombardia è segno di un cambio di rotta o solo una operazione di facciata per coprire errori, ritardi e una totale mancanza di regia nella gestione di una gravissima emergenza sanitaria, che rischia di lasciare macerie in campo economico e sociale. Ma certamente apprezzo chi non persevera nell’errore e mette un punto. Si chiude la brutta stagione Gallera, che si è fatto riconoscere più per le sue gaffes che per capacità politica e organizzativa. Moratti è certo una figura di qualità riconosciuta nel mondo del welfare e dovrà recuperare molto ritardo in una regione che ha bisogno di dare risposte ai cittadini e intercettare le nuove sfide in un contesto sociale ed economico profondamente mutato dall’emergenza», così, sulla sua pagina Facebook, la deputata varesina di Italia Viva Maria Chiara Gadda sul rimpasto nella giunta regionale lombarda.

Lombardia, Fontana svela il rimpasto. «Gallera stanco». Moratti al suo posto

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