Rifiuti col chip, sperimentazione infinita a Sant’Edoardo. Minoranze: fare chiarezza

BUSTO ARSIZIO – «Confusione e disagi», la sperimentazione infinita della raccolta puntuale dei rifiuti indifferenziati a Sant’Edoardo finisce nel mirino dei gruppi di opposizione. «Avviata nel 2017, sarebbe dovuta durare sei mesi». Dopo la seduta consiliare saltata lo scorso 22 febbraio, e le polemiche che ne sono conseguite, i gruppi di minoranza lanciano un segnale forte con un’interrogazione unitaria sul tema della sperimentazione della raccolta puntuale dei rifiuti nel quartiere di Sant’Edoardo. Un documento firmato dai quattro capigruppo Maurizio Maggioni (PD), Gianluca Castiglioni (BaC), Gigi Farioli (PRL) e Santo Cascio (Progetto in comune).

Confusione e disagi

Le minoranze sollevano il caso della sperimentazione della raccolta puntuale dei rifiuti indifferenziati nel quartiere di Sant’Edoardo, avviata nel 2017 per un periodo inizialmente previsto di sei mesi, e, alla luce della «confusione» sulla sua più volte annunciata sospensione ma soprattutto dei «disagi riscontrati dall’utenza» (si parla di sacchi blu che rimangono sui balconi per una settimana anche nei periodi caldi e del ritiro dei sacchi con il chip limitato alla sola sede Agesp di via Canale su prenotazione), chiedono per prima cosa all’amministrazione se la sperimentazione «sia ancora attiva».

Tirare una riga sulla sperimentazione

Tra le altre problematiche emerse, i capi gruppo di minoranza chiedono «se ​sia stata eseguita un’indagine sui problemi riscontrati dagli utenti nella gestione della raccolta puntuale dell’indifferenziato e se tale metodo abbia permesso agli utenti aderenti di riscontrare vantaggi nella determinazione della tariffa Tari, ma anche «se non si ritenga​ necessario chiarire ai cittadini lo stato dell’arte e concludere questa sperimentazione di quartiere, raccogliendo tutti gli elementi​ ​quantitativi e gestionali utili a valutare complessivamente questa esperienza». Per poi, nel caso, procedere con l’introduzione della cosiddetta “tariffa corrispettiva” anche a Busto.

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