Bagarre in Regione, Colombo spiega: «Un bimbo non può finire nei rifiuti»

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MILANO – «Nessuna rissa, se non verbale. Ma difenderò fino alla fine i diritti dei bambini, che anche se non nati non possono finire buttati nei rifiuti d’ospedale». E’ la replica del consigliere regionale Marco Colombo, che l’altra sera dentro l’aula di Palazzo Lombardia è stato protagonista di uno scontro a due con il grillino Dario Violi. La discussione di un emendamento è andata ben oltre il confronto, e l’attacco tra i due ha costretto la vicepresidente Francesca Brianza a sospendere la seduta. «Riporteremo l’emendamento in consiglio a settembre e io lo difenderò con la stessa forza».

Grillini ostruzionisti

L’ex sindaco di Sesto Calende interviene dopo la pubblicazione del video sul gruppo Movimento5stelle Lombardia, e delle scuse pubbliche da parte di Violi. Colombo chiarisce che «non c’è stato nessuno scontro, se non verbale», e spiega che il tutto è nato dalla volontà della Lega di far diventare di nuovo legge regionale l’obbligo di seppellire i feti e i prodotti del concepimento in seguito a un aborto: «Dai 5stelle c’è stato forte ostruzionismo, e Violi ha iniziato letteralmente a urlare termini a dir poco offensivi contro di noi. Sì, sono andato verso di lui, per dirgli in faccia che doveva smetterla».

https://www.facebook.com/Movimento5stellelombardia/videos/724912417966006/

Un bimbo non può finire nell’umido

Riportata la pace al Pirellone, Colombo promette che tornerà, con «tutta la mia energia», sull’argomento. «La legge attuale è frutto di un errore, votata in mezzo a mille emendamenti lo scorso inverno. Vogliamo cambiarla: se nasce un bambino morto, anche se la madre ha tutto il diritto, rispettabile, di non volerlo seppellire, la Regione deve farlo. Un bimbo non può finire nei rifiuti speciali dell’ospedale, non è spazzatura». «Da sestese – continua Colombo – sono cresciuto con due riferimenti: il Monte Rosa e il campanile della mia Sesto. Ambiente e valori cristiani. A questi laici che ci vengono contro non importa nulla di una questione del genere, ma io non accetto che un bimbo nato morto finisca nell’umido. Io ho la mia responsabilità rispetto a chi mi ha votato di cambiare questa legge. Sono sicuro che i miei elettori la pensano come me».

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