Roma: agli Stati generali del patrimonio industriale in prima fila c’è Busto Arsizio

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Nel riquadro, l'assessore Manuela Maffioli

ROMA – Si parlerà anche di Busto Arsizio e dei siti di archeologia industriale del territorio in occasione della seconda edizione degli Stati generali del Patrimonio Industriale, in programma a Roma da oggi all’11 giugno. Al convegno, organizzato dall’Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale e dall’Università La Sapienza, partecipa infatti la vicesindaco e assessore a cultura e sviluppo economico Manuela Maffioli, in qualità di relatrice nell’ambito del panel dedicato a “Turismo industriale, un successo pubblico-privato”, previsto per sabato 11 giugno nelle aule della facoltà di Ingegneria dell’Università La Sapienza. Il panel sarà moderato da Iacopo Ibello, autore della prima guida italiana al turismo industriale, in cui, tra i vari siti da visitare, è annoverato il Museo del Tessile e della Tradizione Industriale di Busto Arsizio.

La vicesindaco si confronterà con Alessandro Carlorosi, direttore de Il Paesaggio dell’Eccellenza, Andrea Camesasca, imprenditore, e Monia Santarelli, direttore tecnico Clematis agenzia viaggi. “Sono onorata di portare il mio contributo a questo evento di livello nazionale, a cui parteciperanno studiosi, amministrazioni, enti preposti alla conservazione e alla tutela del patrimonio industriale, progettisti, associazioni, operatori turistici – afferma Maffioli -. Parlerò della potenzialità turistica di alcuni dei nostri siti di archeologia industriale e di Miva, la rete dei musei industriali del Varesotto, che abbiamo costituito un paio di anni fa, con il Museo del Tessile capofila, per promuovere il territorio come meta per il nuovo filone del turismo industriale e quindi come volano per lo sviluppo economico in generale. Parteciperò ai lavori del convegno per cogliere tutti gli spunti che potranno essere di interesse per il territorio, certa che questa sia un’opportunità strategica per la nostra città e il nostro territorio, da cercare di concretizzare in una logica di vera rete. Anche per questo, nei giorni scorsi, ho inviato una lettera ai colleghi assessori alla Cultura dei Comuni sui cui territori insistono i Musei della rete Miva, per proporre l’avvio di un progetto comune, di portata a modo suo rivoluzionaria. Un percorso certamente non facile, già condiviso anche con il ministro del Turismo Massimo Garavaglia lo scorso settembre, in occasione della sua visita al Museo del Tessile, che però risponde a quell’esigenza di visione che dovrebbe caratterizzare l’azione amministrativa”.

Negli ultimi mesi, il Museo del Tessile sta già catalizzando l’attenzione dei turisti: si tratta di italiani spesso appassionati di tessile, che arrivano anche dalle regioni del sud; parecchi i lombardi che a volte tornano con altri appassionati e spesso chiedono di ricevere la newsletter dei musei. Ma non mancano le presenze straniere: tanti sudamericani, poi inglesi, tedeschi, francesi, olandesi, arabi, che arrivano soprattutto dalla zona dei laghi, o per sentito dire o per aver letto del museo su Internet.

Per info sugli Stati generali: https://www.aipaipatrimonioindustriale.com/

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