SAMARATE – «Negli ultimi anni, tutto è diventato più grigio e decadente a Samarate. Ridiamole dignità, una parola che il centrodestra non sa neanche cosa voglia dire». Anzi, «tratta la città come se fosse l’ultimo dei paesi abbandonati». Subito all’attacco. Il dem Alessandro Ferrazzi, candidato sindaco del centrosinistra, si è ufficialmente presentato questa sera – 23 novembre – nella sede del Partito Democratico. Insieme a Samarate Città Viva, storica lista civica, guiderà la coalizione alle Amministrative del 2024. Con un obiettivo preciso: «Vogliamo vincere».
Da sinistra: Maurizio De Tomasi, Alessandro Ferrazzi, Sergio Broglia
Ferrazzi subito all’attacco
«Siamo pronti, perché gli ultimi cinque anni sono andati male per Samarate», le parole di Ferrazzi: «Siamo arrivati a uno stato di depressione totale, in cui molto cittadini si rendono conto che non è un centrodestra che può governare». Quindi l’affondo, con un elenco di «perdite» subite negli anni: «Abbiamo perso la Sala Convegni e la Sala pozzi, mentre villa Montevecchio è in stato di degrado». Di più: «Non ci sono cestini e panchine. E dopo il Covid abbiamo anche perso l’ingresso del municipio, oltre a circa 60 dipendenti comunali». In più «non ci sono servizi per i giovani e adolescenti». Insomma: «Ogni cosa che vediamo in questa città è al ribasso». Nel frattempo, la coalizione ha già cominciato a lavorare sul programma e «abbiamo intenzione di coinvolgere tutti: associazioni e cittadini».
Pd e Samarate Città Viva uniti
Per il segretario del Partito Democratico, Sergio Broglia, la città sta vivendo un «momento cruciale e difficile». Tanto basta per dichiarare battaglia alla Lega, da 15 anni partito dominante: «Sarà difficile relegarla in opposizione, ma ci troviamo di fronte a un Carroccio indebolito e succube di una destra rampante». La strategia è fare leva sulle «mancanze dell’amministrazione in questi anni, con un degrado dovuto da improvvide scelte della Lega. Che è scivolata nel ridicolo con situazioni solo annunciate. Come la casa di riposo, la palestra e l’illuminazione pubblica». Poi l’invito a tutti i cittadini a «partecipare per stilare il programma insieme», puntando sulla «presenza paritetica di genere e su quella dei giovani, perché ce ne sono tanti e sono preparati. E contiamo sul ritorno di qualche amministratore capace e disilluso da questi anni».
Così Maurizio De Tomasi, coordinatore di Samarate Città Viva: «Abbiamo fatto sicuramente una buona scelta, creando un gruppo solido. Le buone idee ci sono e la voglia di lavorare anche». Non ha dubbi: «Siamo un gruppo vincente». Ora è già tempo di rimboccarsi le maniche: «Sappiamo che ci aspettano giorni di lavoro, che saranno stressanti. Ma saremo propositivo e disponibili. In particolare verso i giovani».