«Masterplan Malpensa, cosa sta a cuore alla Lega di Samarate?»

Masterplan Malpensa cargo city

I gruppi consiliari di opposizione Progetto Democratico, Samarate Città Viva e Movimento 5 Stelle apprendono con stupore dalla stampa locale che l’onorevole varesino Giancarlo Giorgetti, durante una festa del suo partito, ha rilasciato una dichiarazione circa la volontà della Lega di “cestinare” il parere espresso dai tecnici del Ministero dell’Ambiente sul Masterplan di Malpensa.

Ricordiamo che la VIA (Valutazione di Impatto Ambientale, prevista per legge) non bocciava il Masterplan in quanto tale, ma lo limitava entro l’attuale sedime aeroportuale, salvando così circa 40 ettari di bosco. Segnaliamo anche che non più tardi di qualche giorno fa sempre il suddetto onorevole paventava addirittura il ricorso ad un decreto legge ad hoc per superare questo “intoppo” creato dai “troppo zelanti” funzionari ministeriali, facendo leva sul sempreverde argomento per cui dove c’è da fare un’opera a cui si può assegnare la caratterizzazione di “interesse strategico nazionale”, allora qualsiasi altra considerazione o procedura di legge risulta fastidiosa o addirittura non opportuna.

Questo significherebbe, di fatto, il ritorno al progetto iniziale, sacrificando una parte di territorio quasi vergine a fronte di un’estesa area già fortemente urbanizzata e penalizzata da un modello di sviluppo che non è solo benessere economico ma che da tempo sta facendo vedere tutte le conseguenze negative in termini di vivibilità e salute.

Infatti non si può più far finta di non riconoscere che la qualità della vita nell’area intorno a Malpensa fortemente critica, e di negare che ci sia un nesso tra l’inquinamento generato da aerei e veicoli più o meno pesanti e l’aumento di alcune patologie.

Tutto ciò, inoltre, sta accadendo nel momento in cui, dopo trent’anni di attuazione di un certo modello di Sanità portato avanti da chi guida la Regione ormai da troppo tempo, si sta effettuando un evidente e rapido depotenziamento dei presidi sanitari territoriali, in primis i nostri amati ospedali di Gallarate e Busto Arsizio.

Noi ci domandiamo quindi: la posizione dell’onorevole Giorgetti, e quindi della Lega, è veramente a favore “dei popoli e dei territori”, come per tanti anni declamato in tutte le campagne elettorali, oppure anche la Lega vuole essere molto attenta ad interessi particolari se non addirittura corporativi?

Sebbene non direttamente interessati dal punto di vista territoriale, anche per noi di Samarate la perdita di una parte significativa della brughiera del Gaggio sarebbe un enorme danno; inoltre non dimentichiamo che rimane sul tavolo la volontà di realizzare la Variante alla SS 341, che come tutti ormai hanno capito significherebbe distruggere una parte molto significativa di boschi e campi ad est di Samarate, non per eliminare il traffico interno a Samarate ma per far sì che il nostro territorio si faccia carico di gestire il maggior traffico dovuto sia all’ampliamento di Malpensa sia al collegamento con la Pedemontana.

Ma la Lega di Samarate che cosa chiede (se chiede qualcosa) ai suoi ministri ed onorevoli a Roma, e al suo presidente della Regione? Che cosa sta veramente a cuore al Sindaco di Samarate, ai suoi Assessori e ai suoi Consiglieri Comunali?

Progetto Democratico
Samarate Città Viva
Movimento Cinque Stelle Samarate

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