Elezioni a Samarate, il voltafaccia di Monti. In FdI per un posto in giunta

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Vito Monti con Enrico Puricelli

SAMARATE – Da civico in contrapposizione alla Lega a candidato in lista con Fratelli d’Italia, il passo è stato brevissimo: basta avere un posto assicurato nella giunta del leghista Puricelli. Questa la nuova strategia politica di Vito Monti, l’ex assessore samaratese che aveva annunciato di volersi proporre come civico e di guidare il centrodestra alle Amministrative di Samarate. Invece no. Con una stretta di mano ha deciso di voltare faccia alle proprie aspirazioni in fascia tricolore, diventare un meloniano e avere una poltrona già pronta nell’esecutivo in caso di vittoria.

Da civico a Fratello

Era critico nei confronti del Carroccio. Tanto da dire, testuale, «se la Lega fa un passo indietro, io mi candido a sindaco». E anzi, nonostante non avesse mai nascosto il suo ambiente di provenienza (la destra, appunto), aveva precisato che «Non ho la tessera (di FdI, ndr) e non intendo farla». Preferendo una veste civica in grado di mettere d’accordo i partiti di centrodestra. Ora è cambiato tutto. Le segreterie provinciali hanno concordato per un Enrico Puricelli bis, primo cittadino uscente e leghista. Di conseguenza, Monti ha scelto di cambiare idea, di farsi andare bene Puricelli e di sfruttare l’occasione di far parte di Fratelli d’Italia. Ci sarà infatti anche lui fra i sedici candidati in lista, a seguito di un accordo raggiunto con il commissario locale del partito Francesco Carbone. Insomma, alla fine ha offerto il suo sostegno alla coalizione, ai partiti e al sindaco uscente. Per una poltrona.

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