Sanità, situazione kafkiana a Castellanza

sanità humanitas castellanza

Egregio Direttore,

la presente per rendere nota una situazione a dir poco sorprendente in cui mi sono imbattuto nei giorni scorsi, che ha a che fare con la sanità “lombarda” e circa la quale mi chiedo se si permanga nel perimetro della legalità o, quantomeno, della liceità.

In breve. Qualche giorno fa mi sottopongo a una visita oculistica di controllo, in forma privata, nello studio dello specialista di fiducia, a cui mi rivolgo da anni. Lo specialista mi prescrive un esame di approfondimento, che eseguo presso lo stesso Studio, in altra data. Costo complessivo: 240€.

Esaminato il referto, lo specialista mi prescrive l’esecuzione di un trattamento per fronteggiare una problematica insorgente. Mi si precisa che il trattamento può essere effettuato solo in alcune strutture ospedaliere del territorio, tra cui l’Humanitas – già Mater Domini di Castellanza.

Con una ricetta del medico di base mi reco dunque in questa struttura, scelta per vicinanza al mio domicilio e per essermi già sottoposto lì a trattamento simile in passato. Affrontata una certa attesa, giunto il mio turno, mi vedo respinto dalla signora in servizio al desk, che mi informa che le prenotazioni devono essere effettuate solo telefonicamente e non di persona. Faccio presente che ormai sono lì fisicamente e che mi pare grottesco andare via per fare la stessa operazione da casa. La mia interlocutrice è però inflessibile, mi comunica il numero a cui telefonare e mi congeda.

E questo mi pare già sufficientemente kafkiano.

Ma non finisce qui. Da casa chiamo il numero indicato, attendo pazientemente il mio turno e, alla fine, parlo con una persona preposta della struttura. Formulata la richiesta di appuntamento, mi viene chiesto quale medico abbia prescritto il trattamento.

E qui si raggiunge la vetta del surreale: verificato che il medico non presta servizio presso la struttura, mi sento dire che il trattamento non può essere svolto, perché esso deve essere prescritto da un medico della struttura. A quel punto trasecolo. Faccio presente che ho fatto visita specialistica ed esame e che ho già versato 240€ e che tutto questo si è svolto solo pochi giorni fa, dunque la documentazione è assolutamente recente. Nulla da fare. Le regole sono queste. Mi si pone solo la seguente alternativa: prenotare la visita per tramite del SSN, con i relativi tempi di attesa, oppure prenotarla in forma privata: all’ulteriore costo di 93€.

Inutile dire che ho desistito e tenterò in altre strutture territoriali.

Resta lo sbigottimento per essermi visto negare la possibilità di effettuare il trattamento e le ragioni di questo diniego. Oltre che per le dinamiche che hanno caratterizzato il tutto. Lecito? Legale? In ogni caso: accettabile?

Lettera firmata

sanità humanitas castellanza – MALPENSA24