Gallarate, Emirates serve la colazione a scuola come in prima classe

emirates scuola gallarate

GALLARATE – Affinché l’inglese non sia soltanto una delle tante materie che si studiano a scuola, ma una chiave per aprirsi le porte del mondo, un buon approccio didattico può essere quello del gioco. Se poi, giocando, ci si avvicina anche alle realtà del territorio, il risultato che si porta a casa vale doppio. Questo l’obiettivo del progetto “Breakfast at school” che ha coinvolto gli studenti della scuola paritaria “Figlie di Betleem” di Gallarate a cui, in collaborazione con la società di catering aeronautico Dnata, è stata servita per i quattro martedì di ottobre la colazione come a bordo di un aereo. Ogni volta dal personale di una compagnia diversa, e sempre rigorosamente in inglese. Questa mattina, 30 ottobre, l’ultimo atteso appuntamento.

 Bambini entusiasti

Una tipica colazione salata, con omelette, spinaci e salsiccia, accompagnata da brioche con marmellata, succo di frutta e macedonia, servita un’assistente di volo Emirates insieme ad uno chef di Dnata, che ha poi mostrato agli studenti come vengono impiattate a bordo della prima classe varie tipologie di pranzo o cena. L’appuntamento di oggi è stato esteso anche agli alunni della scuola secondaria; nelle tre precedenti colazioni erano state loro proposte altre tipologie di pasto (colazione continentale, all’inglese, americana) per variare di volta in volta l’approccio con i bambini, incuriositi dal modo diverso con cui, in aereo e quindi nelle altre parti del mondo, si comincia la giornata. Anche oggi alto l’entusiasmo: «Non ho mai mangiato cose salate a colazione, lo chiederò alla mia mamma», commentano alcuni.

Cittadini del mondo

Soddisfazione espressa anche dal coordinatore delle attività didattiche Gianni Scapellato: il progetto ha mostrato come si possa fare didattica coinvolgendo gli alunni in un gioco: «Spero di ripetere l’esperienza anche il prossimo anno. Contento di aver portato a scuola realtà importanti che lavorano sul territorio, per avvicinare gli studenti al mondo». Il fine è stato proprio quello di far capire ai piccoli studenti come con l’inglese si diventi cittadini del mondo: lo ha ribadito anche l’amministratore delegato di Dnata, Nicola Citarella: «L’attenzione che hanno mostrato è stata notevole, il nostro interesse è far vedere ai bambini come l’inglese sia la base per tutto, oltre ad avvicinarli al “dietro le quinte” di un pasto in aereo».

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