Referendum sul mercato, Sesto 2030: «Il tempo stringe, basta scuse»

SESTO CALENDE – «Il silenzio è calato di nuovo». Quale sarà la collocazione definitiva del mercato di Sesto Calende, non si sa ancora. A quasi due anni di distanza dal suo posizionamento provvisorio – a causa dell’emergenza Covid – in via Lombardia, la minoranza di Sesto2030 torna alla carica. La questione è sempre la stessa, cioè la consultazione cittadina per stabilire dove posizionare una volta per tutte le bancarelle: lasciarle dove sono ora o riportarle nel centro storico, come vuole la tradizione? Lo aveva annunciato l’amministrazione comunale, ma sono «parole ormai lontane».

«Non ci saranno più scuse»

A novembre, prosegue il gruppo d’opposizione, «l’amministrazione sembrava voler imboccare una strada che potesse avvicinarsi a quella suggerita da noi nella road-map presentata più di un anno fa, come mezzo per trovare una soluzione definitiva». Ora la crisi sanitaria sembra aver mollato la presa, avvicinandosi alla fine dello stato d’emergenza. Ma «l’amministrazione non è riuscita, anche in questo caso, a governare con anticipo il dossier mercato, arrivando verosimilmente alla data del 31 marzo ancora con “assetto provvisorio”».​ Fino all’affondo: «C’è bisogno di tempi certi, di un crono-programma legato alla presentazione dei progetti e a quello della consultazione popolare, che al momento ancora manca. Ora che la variabile Covid verrà meno, non ci saranno più scuse per rimandare la decisione sulla posizione definitiva del mercato. Ulteriori ritardi nella presa di una decisione dovranno trovare altre giustificazioni, di cui rimaniamo in attesa».

Le criticità

Un appunto anche sulla «necessità di tener conto delle differenti criticità» di queste due soluzioni proposte. Per il centro «la maggiore riguarda la sicurezza, oltre a dover considerare la questione delle aree plateatico, da poter rendere fruibili anche il mercoledì mattina». In questo senso, «il sindaco annunciava l’esclusione dell’utilizzo delle piazze». Ma per Sesto 2030 «rimaneva sempre la “patata bollente” dei parcheggi, perché il nuovo parcheggio è infatti a sola sostituzione dei posteggi inutilizzabili per il cantiere Marna, pur sapendo che le necessità sono maggiori. E non solo di mercoledì». mentre, per viale Lombardia «sottolineiamo nuovamente la mancanza di servizi utili che garantiscano la dignità dello svolgimento del mercato, sia per gli ambulanti che per i fruitori, i luoghi di ristoro e il trasporto degli anziani».

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