Plateatici a Sesto, passa il regolamento. Ci saranno due categorie di concessione

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SESTO CALENDE – Due grosse categorie di concessione, oltre all’impegno – figlio della pandemia – che d’ora in poi si punterà a una forma di equilibrio fra viabilità, parcheggi e molti più tavolini all’aperto per bar e ristoranti. Sesto Calende ha approvato in consiglio comunale, ieri 3 marzo, il regolamento per l’utilizzo dei plateatici. Un insieme di forme e indicazioni per disciplinare uno degli espedienti che ha permesso a molte attività di sopravvivere alle restrizione del Covid. Ma hanno anche dato un tocco di vivacità alle piazze della città, che soprattutto ora, con la bella stagione, si prepara ad accogliere numerosi turisti.

In vista dell’estate

A presentare in linea generale il regolamento è stato il sindaco Giovanni Buzzi. Che non l’ha negato: «Il Covid ha causato numerose chiusure, con tutti i danni che conosciamo. Ma ha anche dato la possibilità di utilizzare spazi all’aperto. Abbiamo voluto farne tesoro e invece di tornare alle vecchie condizioni, sfruttare questa possibilità per creare sinergie e accogliere più persone». Infatti, inizialmente, la concessione di spazi all’aperto è stata un’opportunità per i commercianti, che hanno avuto il via libera per sistemare gratuitamente tavoli e sedie sul suolo pubblico. E tamponare così la crisi economica. Una volta superato il periodo, però, nelle ultime settimane tutto è tornato alla situazione pre-Covid. Niente più plateatici oltre quelli consolidati da anni, portando così a una condizione di sotto-sviluppo rispetto al reale potenziale che avrebbe. Fino ad ora. L’obiettivo è infatti rilanciare il centro, sperando che prima della bella stagione entrino in vigore questi provvedimenti.

L’equilibrio fra dehor e parcheggi

È anche vero che l’uso del plateatico non ha creato solo effetti positivi. A risentirne di più era stata la viabilità e in particolari posteggi, da sempre un problema per Sesto. Molti dehor hanno infatti occupato aree di parcheggio, accentuando una carenza che in centro si fa sentire da sempre. Inoltre, estendendo la possibilità di sfruttare spazi all’aperto gratuitamente, alcune attività ne hanno approfittato ma poi gli spazi sottratti sono rimasti inutilizzati. Insomma, non sono mancate lamentele e critiche. Tanto dai residenti, quanto dai commercianti che si contendevano le aree. Ecco perché «ci sarà anche un altro documento in cui andremo ad individuare gli spazi che possono essere occupati, anche valutando eventuali conflittualità tra più esercizi», ha sottolineato Buzzi. In questo senso: «Abbiamo cercato di trovare un equilibrio tra concessioni e la possibilità di circolazione». È anche per questo che ci saranno due grosse categorie di concessioni, ovvero annuali e stagionali. Nel secondo caso, «si tratterebbe del periodo che va dal 15 marzo al 15 novembre», ha spiegato Buzzi. «Con un intervallo di tempo, in cui gli spazi tornano a essere liberi». Un esempio riguarda proprio le aree a parcheggio. Senza dimenticare interventi per il decoro e l’arredo urbano e le modalità d’intervento – da parte delle autorità competenti – in caso di disturbo, un altro tema molto discusso in passato.

Ok il metodo. Ma la minoranza si astiene

Va detto: alle spalle del regolamento c’è stato un lavoro che ha coinvolto più parti. Vale per le minoranze – che hanno rimarcato «l’apprezzamento» – e per la maggioranza. Lo dimostrano i numerosi emendamenti, diversi appoggiati da tutti, che sono stati presentati e discussi. Ma vale anche per l’associazione dei commercianti, che si è riunita per stilare le richieste da inviare al Comune.
Dalle opposizioni, nonostante il metodo sia stato condiviso, qualche appunto non è mancato. Insieme per Sesto si è astenuta, per due motivi. Intanto perché «siamo stati esclusi dal confronto con i commercianti e gli esercenti, che ci avrebbe consentito di avere un’idea più completa», ha sottolineato Roberto Caielli. E poi per il documento che regolerà spazi e decoro: «Non lo conosciamo e avremmo voluto un parere consultivo della Commissione, per conoscere criteri e scelte che verranno fatte solo dalla giunta». 
Stesso esito per Sesto2030. Così il capogruppo Simone Danzo: «Nonostante il metodo apra alla collaborazione, i tempi stretti per consultare i documenti ne limitano l’efficacia. Ci auguriamo ulteriore coinvolgimento per esprimere in maniera puntuale le nostre proposte».

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