Pista ciclabile a Sesto, a rischio taglio un filare d’alberi dell’Allea

sesto ciclabile centro alberi

SESTO CALENDE – Come sarà il tratto di ciclovia del Lago Maggiore in centro a Sesto Calende? Ci sono tre soluzioni. La prima riguarda l’eliminazione dei parcheggi di viale Italia, già esclusa come ipotesi. La seconda, più drastica, di interrompere la ciclabile per non toccare il lungofiume. Oppure la terza, che è ancora in fase di valutazione, di rinunciare a uno dei due filari alberati, quello che si affaccia sulla strada. Un’opzione che permetterebbe sia di mantenere i posteggi, che realizzare la ciclopedonale. Oltre a lasciare spazio alle bancarelle, adesso che il mercato tornerà in centro.

Le soluzioni del centro

Soluzioni emerse ieri, 7 gennaio, per voce del sindaco Giovanni Buzzi in occasione dell’assemblea pubblica convocata dall’amministrazione comunale per presentare il progetto. Un lungo percorso che collegherà non solo le frazioni, ma interi Comuni e i tre laghi del territorio (Maggiore, Comabbio, Varese). Il tratto del centro sestese, in particolare, richiederà ulteriori valutazioni per stabilire la soluzione migliore. Che sicuramente non è quella di eliminare i parcheggi, subito respinta dal primo cittadino: «Una proposta forte, ho detto subito che sarebbe stata troppo complicata», ha spiegato.
Poi, l’ipotesi di lasciare un unico filare di alberi, il più esterno, come all’altezza di piazza Berera. E quindi di eliminare quello che guarda sulla strada per permettere il passaggio della pista: «Tutte le piante lungo il fiume però non verrebbero toccate e continuerebbero a garantire l’ombra in estate». Si tratta soltanto di una possibilità, in ogni caso, anche perché «ci sarebbe promiscuità fra pedoni e bici, è inevitabile. E questo può creare certamente delle difficoltà».
Il piano B, nel caso non si trovasse una soluzione che metta tutti d’accordo, prevede l‘interruzione della pista a piazza Berera, arrivando dall’Alzaia. Per poi riprendere all’altezza del municipio.

Il caso degli espropri

L’assemblea si è concentrata soprattutto sugli espropri dei terreni, che serviranno per permettere il passaggio della ciclovia. I presenti, infatti, erano per la maggior parte i diretti interessati, preoccupati per il futuro dei propri beni. Al capogruppo di maggioranza Marco Colombo, il compito di tranquillizzarli. Armato di cartina, ha mostrato tutto il percorso, presentando i dettagli dei «punti più critici». Ovvero quelli in cui «verrà richiesta una porzione di proprietà. Che in tutta Sesto, in chilometri di ciclabile, saranno al massimo sei o sette case». Il resto, infatti, è quasi completamente formato da vie sterrate che verranno riasfaltate. Nel senso che «ci sono strade che risultano essere di qualche cittadino, ma che in realtà non toccano le aree recintate delle case». Anzi, «in molti casi verranno riqualificate le vie, che permetteranno anche di alzare il valore delle proprietà. L’unico disagio? Avrete persone e bici che vi passano vicino», come in via Stelvio. Nonostante le spiegazione per sciogliere le preoccupazioni, restano dei casi di intervento più complessi: all’angolo tra le vie Carlo Cattaneo e Ticino, ad esempio. Ma anche in via Angera.

sesto ciclabile centro alberi

Le tempistiche

E le tempistiche? Le stime «ottimistiche» di Colombo, «se tutto proseguirà serenamente pensiamo di consegnare il progetto esecutivo a dicembre di quest’anno», ha detto. «Con le nuove procedure, pensiamo di partire coi lavori a giugno del 2024. Credo che per la fine del 2025, potrà essere usufruibile».

Le alternative della minoranza

Nel frattempo, arrivano i commenti dalla minoranza. Così il consigliere Roberto Caielli (Insieme per Sesto) sulle soluzione di eliminare uno dei filari alberati in viale Italia: «Ha tre aspetti negativi: avremo una ferita a quel poco di verde rimasto dopo l’eliminazione dei giardinetti, uno sfregio dell’immagine storica dell’Allea sestese in duplice filare di ippocastani e avremmo una sottospecie di pista che non sarebbe sicura né per i pedoni né per i ciclisti». Il tutto, aggiunge, «in nome di un’idea di città-parcheggio ormai superata, come se il futuro non fosse per l’uomo ma per l’auto». Quindi la proposta di «almeno due alternative». Oltre all’interruzione della ciclovia in centro, anche la possibilità di «indicare un percorso alternativo, in sede promiscua, da via Mercato fino piazza Mazzini». E conclude sottolineando che «alla Conferenza Servizi convocata da Provincia, il Comune di Sesto avrebbe potuto partecipare non con il parere personale del sindaco ma dopo una consultazione della popolazione».

sesto ciclabile centro alberi – MALPENSA24