«Abbiamo perso il nostro angelo». A Sesto Calende l’addio a Carol Maltesi

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SESTO CALENDE – Molto prima delle 10 di oggi, lunedì 6 giugno, l’abbazia di San Donato a Sesto Calende ha iniziato a riempirsi. I famigliari e gli amici hanno finalmente potuto dare l’ultimo saluto a Carol Maltesi, la 26enne uccisa e fatta a pezzi lo scorso gennaio. La mamma Lilli è distrutta dal dolore e affida all’avvocato Manuela Scalia le sue parole: «Abbiamo perso il nostro angelo. Spero che quella di oggi possa essere una giornata di riconciliazione, ma soprattutto spero che la mia Carol possa trovare pace».

L’orrore e la preghiera

La giovane donna è stata ammazzata a gennaio da Davide Fontana, 43 anni, con il quale aveva avuto una breve relazione. Vivevano nella stessa casa di corte a Rescaldina. Lì, stando a quanto ricostruito dalla procura di Busto Arsizio, l’ha uccisa a martellate finendola con un fendente alla gola. Fontana ha poi smembrato il corpo della ragazza in 15 parti e l’ha conservato tenendolo congelato, salvo poi liberarsene a Borno, nel Bresciano, a fine marzo. L’uomo si è poi presentato ai carabinieri fingendo di avere informazioni sul cadavere ritrovato. Il 24 marzo è stato fermato con l’accusa di omicidio.

«Ci sono tanti modi di odiare: con l’indifferenza, con il giudizio e con la mancanza di perdono», ha detto il parroco, don Luca Corbetta, durante l’omelia. «E c’è un solo modo di amare, quello di Gesù. L’indifferenza per Carol e il giudizio sono due chiodi piantati nelle mani di Cristo, la mancanza di perdono la lancia che ha trafitto il suo costato. Carol oggi muore come Cristo ma insieme a lui risorgerà. Sono certo che lei abbia cercato tutta la vita qualcuno che l’amasse, ora con Dio lo ha trovato»

Il ricordo

Carol Maltesi a Sesto aveva trascorso l’infanzia. Qui vive ancora la madre Lilli, malata di Sla, che per le sorti della figlia non riesce a darsi pace. E proprio qui oggi si sono riuniti gli amici e i famigliari per l’ultimo saluto:

Panchina rossa

Fontana, ossessionato da Carol, non riusciva ad accettare che la ragazza avesse deciso di lasciare Rescaldina per trasferirsi a Verona dove vive il figlio di 6 anni (insieme al padre) per stare più vicino al piccolo. Oggi a Sesto è arrivato dall’Olanda anche Fabio Maltesi, padre della 26enne (nella foto in alto). Borno intanto ha dedicato a Carol una panchina rossa, simbolo della lotta contro la violenza sulle donne.

Non ti dimenticheremo

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Le cugine, Elena e Federica, hanno voluto ricordare Carol con una lettera: «E’ veramente difficile trovare le parole per descrivere il vuoto che hai lasciato nei nostri cuori. Eri una mamma meravigliosa, amorevole con il tuo bambino, attenta a seguirlo passo dopo passo. Una figlia estremamente forte, che si prendeva cura della sua mamma. Adesso in cielo c’è un angelo in più. Veglia sempre su di noi. Il tuo ricordo vivrà per sempre».

Al termine delle esequie sono stati fatti volare in cielo dei palloncini bianchi con la scritta ciao Carol.

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