SESTO CALENDE – «Vi ricordate gli ambulanti del mercato che mi avevano querelato e denunciato per diffamazione? Il pubblico ministero ha chiesto l’archiviazione». Marco Colombo, capogruppo di maggioranza, si rivolge a Sesto Calende e si toglie un sassolino dalla scarpa. La querelle è nota: i mercatari avevano provato a trascinare in tribunale il leghista, dopo le sue osservazioni in consiglio comunale – che risalgono a marzo 2021 – in merito alla merce venduta.
«Libertà d’espressione»
Lo rende noto lo stesso Colombo. Che racconta le ultime novità della vicenda giudiziaria: «Gli ambulanti, non avendo niente di meglio da fare, si sono opposti all’archiviazione. Epilogo: anche il giudice per le indagini preliminari dispone l’archiviazione, confermando così che non c’è stata alcuna diffamazione». Da qui, lo sfogo del leghista che – provocatoriamente – domanda: «C’era proprio bisogno di scomodare due giudici, con conseguente dispendio di tempo ed energie della magistratura, per far rilevare l’ovvio?». E così la risposta: «Non ho diffamato nessuno e le mie osservazioni in consiglio comunale sono consistite in semplice libertà di espressione».
«Cari tuttologi»
Fino all’affondo, in direzione degli ambulanti: «Cari tuttologi del diritto, siete soddisfatti? Non era forse meglio indirizzare le vostre energie per valorizzare le vostre attività? A me sinceramente spiace che qualcuno abbia voluto montare ad arte una polemica così a buon mercato. Ma per me è andata come sapevo sarebbe andata. E non mancherò di difendere e sostenere gli ambulanti che lavorano duro e che cercano di stare al passo con i tempi, piuttosto che perdere tempo con inutili ripicche».