Moschea a Sesto, «spesi 130mila euro per una causa persa». Opposizioni alla carica

sesto calende moschea tar

SESTO CALENDE – «Una causa che tiene in scacco Sesto Calende: è costata ai cittadini almeno 130mila euro, cifra che avrebbe fatto comodo per progetti più utili alla comunità», dice Giorgio Circosta (Sesto2030). «Le vere motivazioni? Cercare consenso per le prossime elezioni. Strategia che fa leva sulle paure generando separazione, intolleranza e odio nei confronti del diverso», incalza Giancarlo Rossi (Insieme per Sesto). Il nuovo ricorso al Tar contro il Comune da parte della Comunità Islamica Ticinese ha riacceso i riflettori sulla realizzazione della moschea. E le opposizioni si scatenano: «La città merita più di un’amministrazione che, piuttosto di ammettere di aver sbagliato, è disposta a mentire e farsi commissariare».

«Causa persa dal principio»

Ieri, 20 settembre, il sindaco Giovanni Buzzi ha ricevuto la notifica formale con la richiesta di nominare un commissario ad acta. E il commento delle opposizioni non si fa attendere. Così Circosta: «Non verrà costruita alcuna moschea con minareti e talacimanni. Ma la sede dell’associazione islamica, dove i fedeli potranno legittimamente anche pregare». Un nuovo capitolo di una causa «persa fin dal principio», dice. «Che tiene in scacco Sesto da più di 10 anni e che è costata ai cittadini almeno 130mila euro». Insomma, una cifra che «avrebbe fatto comodo per progetti utili alla cittadinanza», visto che «si fa fatica ad avere un campo sportivo dignitoso e una parete di arrampicata». Fra le preoccupazioni del sindaco, l’eventuale numero di fedeli che con la nuova moschea arriverebbero in città. Ma per Circosta «la realtà dice che gli iscritti realmente interessati è un numero pari a 150 persone circa: dato più rappresentativo del bacino di utenza di 319 a cui fa riferimento Buzzi». Da qui, si riaggancia al consiglio comunale del 6 giugno scorso. E alle motivazione del capogruppo Marco Colombo in merito alla decisione di non adottare la variante al Pgt dell’area individuata per la realizzazione del luogo di culto: «Aveva detto che era per fare reale integrazione, quindi cercare una zona utile in centro città. Probabilmente vorrà regalare un piano del nuovo palazzone da 33 metri che verrà costruito proprio in centro». E conclude: «Sesto merita serietà. Più di un’amministrazione che, piuttosto di ammettere di aver sbagliato, è disposta a mentire e farsi commissariare».

«Cercano consenso per le elezioni»

Anche Insieme per Sesto non lesina critiche. «Il sindaco, oltre a non rispettare la legge, continua a sperperare denaro pubblico», le parole di Rossi. «Le vere motivazioni alla base della sua posizione sono legate alla ricerca di consenso per le prossime elezioni, secondo il copione utilizzato dal suo predecessore Colombo». Un atteggiamento che «non va nell’interesse della comunità, che viene strumentalizzata per fini politici legati al mantenimento del potere: strategia che fa leva sulle paure». Il tema, invece, dice che va affrontato «promuovendo percorsi di integrazione e di pacifica convivenza nel rispetto delle regole alle quali tutti siamo democraticamente assoggettati». Di più: «I sestesi sono brave persone, pronte ad attivarsi in un’ottica solidale sia sul nostro territorio sia nei paesi poveri. Non credo al racconto del sindaco». Quindi il riferimento alla storia d’Italia che «deve farci riflettere su come costruire la pace, attraverso la promozione di visioni aperte e rispettose contenute nella nostra bellissima Costituzione. Dobbiamo diffidare dalle persone che vanno contro i dettami democratici alla base della nostra civiltà e umanità, sentendosi onnipotenti. E che si adoperano per fini che nulla hanno a che vedere con l’interesse comune». E ancora: «I nostri figli studiano in classi eterogenee per cultura e religione, le aziende cercano figure che sappiano lavorare in team tra persone di diverse nazioni, nel nostro paese manca gente per diversi tipi di lavoro. E ancora dobbiamo sentire discorsi arcaici come quelli del sindaco?». Conclude: «Servono amministratori capaci di affrontare questi temi, in modo serio ed efficace».

sesto moschea opposizioni – MALPENSA24