Moschea di Sesto, ora che succede? Ipotesi commissario ad acta

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SESTO CALENDE – Moschea di Sesto Calende: quali scenari si aprono? In consiglio comunale, lo scorso 6 giugno, la maggioranza ha votato contro la sua stessa proposta e non ha adottato la variante al Pgt dell’area individuata per la realizzazione del luogo di culto. Decisione che va contro gli obblighi imposti dalla sentenza del Consiglio di Stato, che si era espressa a favore dell’Associazione Comunità Islamica Ticinese. Fra le conseguenze, c’è l’ipotesi che venga nominato un commissario ad acta con il potere di sostituirsi all’amministrazione.

Cosa prevede la legge?

In ordine. Cosa prevede la legge? Gli articoli 112 e 114 del codice del processo amministrativo disciplinano il giudizio di ottemperanza, che può attivare la parte che ha vinto nei riguardi dell’amministrazione che non dà esecuzione al giudicato. C’è quindi l’ipotesi che venga nominato un commissario ad acta. Nel caso di Sesto, la giunta ha adempiuto ai dettami del giudice, individuando l’area da destinare alla realizzazione della moschea. Ma non ha adottato la variante al Pgt, quindi il compito del commissario sarebbe quello di sostituirsi al consiglio comunale. Vuol dire che l’attuazione del piano urbanistico non subirebbe grandi ritardi, ma il Comune sarebbe condannato a risarcire tutti i danni e le spese. Inoltre, il danno erariale sarebbe imputabile ai consiglieri assenti non giustificati o dissenzienti.

Gli scenari

Cosa succede ora? Si aprono diversi scenari in base a come decide di muoversi la controparte, ovvero l’associazione islamica. Che per il momento non si è ancora pronunciata. O aspetta la nuova proposta del Comune, che dovrà individuare un’altra area per la realizzazione della moschea. Oppure, dopo quanto è accaduto in aula, potrebbe chiedere la nomina del commissario ad acta. A sua volta, il commissario può porsi in due modi. La prima ipotesi è adottare la variante illustrata dal sindaco Buzzi, che lui stesso ritiene sia la soluzione migliore (anche se poi si è schierato con la maggioranza che l’ha “sfiduciato” e non ha votato la delibera). L’altra ipotesi è ascoltare eventuali miglioramenti dell’associazione islamica e fare una nuova variante. Magari tenendo conto delle indicazioni proposte (provocatoriamente) in consiglio comunale dal capogruppo leghista Marco Colombo. Con la possibilità che la moschea sia più grande e più vicina al centro.

Le aree già considerate

Così tornerebbero in gioco le aree già prese in considerazione prima che la scelta ricadesse sulla zona industriale in località La Quadra. Location come l’area accanto al campo sportivo, a lato del cimitero, dietro la stazione ferroviaria, al posto dell’area cani adiacente all’asilo nido, eliminando l’area feste di San Giorgio, lungo via Oriano, addirittura al posto del campo da gioco di via Montello.

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