Ex Q8: la torre perde 2 piani. Insieme per Sesto: «Ma la giunta non decida da sola»

sesto area ex q8

SESTO CALENDE – «Sull’area ex Q8 la giunta decide da sola. Confermando gli accordo del 2007 e riducendo di due piani “la torre”». Il gruppo di minoranza Insieme per Sesto torna sul tema caldo del progetto di riqualificazione dell’ex ecomostro sestese. I consiglieri di opposizione avevano già sostenuto in passato che il conflitto di interesse di Marco Colombo sul progetto fosse «Palese». L’area è stata acquistata dall’azienda di famiglia dell’ex sindaco, oggi capogruppo e consigliere regionale.

La “torre” scende di due piani

Oggi Insieme per Sesto giudica in modo positivo alcune delle decisioni prese dalla giunta sul punto. «Con una delibera di “indirizzo” della giunta parte la procedura che porterà al recupero del complesso ex Q8 attraverso una variante al Pgt richiesta dall’impresa costruttrice – si legge in una nota stampa diffusa oggi – La Giunta, correggendo anche i calcoli del privato, fissa due punti principali: limita al massimo di 9 piani + attico, anziché i 12 proposti per la “torre”. Conferma gli “accordi negoziati” nel piano del 2007 su contributi e cessioni. Giudichiamo positivo che la Giunta abbia preso la parola e avviato  l’iter della pratica richiamando agli obblighi stabiliti a favore del Comune su parcheggi e aree da cedere già sottoscritti nel 2007». Sul punto la posizione del gruppo di opposizione è sempre stata «In coerenza  con i pareri degli enti superiori che sottolineano la necessità di proposte che  “si integrino in maniera coerente e sostenibile con l’ambito circostante e non introducano ulteriori elementi di dissonanza.” In pratica le altezze non dovrebbero superare i 5-6 piani».

La giunta non può decidere da sola

«La Giunta ha in parte ascoltato i rilievi critici della Provincia e del Parco Ticino e le preoccupazioni espresse sui social (anche da Insieme per Sesto) relativi all’altezza in progetto e ha deciso di indicare un limite che non dovrà essere superato: 33 metri invece dei 40 metri richiesti – continua il comunicato – Positivo che Giunta abbia riconosciuto che questo è un problema, ma occorre ascoltare tutti i pareri,  per primo quello della Soprintendenza, che non si è ancora espressa, poi la Vas e soprattutto quello del Consiglio Comunale che, per legge e Statuto è l’organo competente in materia urbanistica. Non può decidere la Giunta da sola».

Negazione della realtà

Per Insieme per Sesto la giunta non può «Negare la realtà, affermando che una torre di 10 o 12 piani non modifica le vedute esistenti, cosa non vera, sostenuta evitando una corretta simulazione del nuovo orizzonte di Sesto da tutti punti di vista, specie dalla sponda piemontese e dai palazzi vicini. Anche qui, almeno per sensibilità verso le vicende passate, sarebbe bene ascoltare il parere delle famiglie residenti su come il progetto cambierebbe le loro vedute».

La legge regionale valga anche a Sesto

«La legge approvata da Regione Lombardia proprio per il recupero di aree dimesse o degradate fissa nel 20% il limite delle deroghe possibili rispetto alle norme esistenti. Quello che la Regione ha ritenuto valido per tutta la Lombardia può ben valere anche per Sesto, chiunque sia l’operatore interessato – conclude il comunicato –  Consideriamo un errore pregiudicare scelte strategiche di future varianti/revisioni del PGT solo per giustificare un singolo intervento e auspichiamo che l’esame del progetto che verrà presentato consenta un confronto e una partecipazione di sostanza non di facciata». Il gruppo di opposizione ricorda che «Già a marzo il sindaco promise al Consiglio  una consultazione su una proposta urbanistica che doveva riguardare un’area vasta compresa tra il Ponte e Via Marconi: per ora non c’è nulla».

sesto torre ex Q8 – MALPENSA24