Si farà il rialzo Diaz-Machiavelli. Rogora: «Semaforo Provvidenza? L’avrei già tolto».

BUSTO ARSIZIO – Continua ad essere sotto osservazione la viabilità attorno al Tribunale di Busto Arsizio, dopo la realizzazione della rotatoria di largo Giardino e l’apertura del parcheggio multipiano di via Volturno. Alla vigilia dell’approvazione definitiva del piano urbano del traffico, l’assessore alla viabilità Massimo Rogora annuncia che è arrivato «il via libera al rialzo pedonale all’incrocio tra viale Diaz e via Machiavelli, dove in cinque anni ci sono stati una quindicina di investimenti di pedoni». Ancora da decidere invece il destino del semaforo all’incrocio di via San Giovanni Bosco (dove ci sono la Provvidenza e il supermercato Carrefour): «Fosse per me era già sparito – ammette l’assessore leghista – io farei un’isola salvagente per i pedoni, ma adesso si sta sperimentando e valutando».

Le criticità rimaste

Non è ancora completo il disegno della rivoluzione viabilistica attorno al Tribunale, dopo che la nuova rotonda, fortemente voluta dall’assessore Max Rogora, «ha dimostrato di funzionare alla grande». Restano ancora alcuni «punti critici da eliminare», a partire dagli incroci pericolosi di viale Diaz, già oggetto di polemiche nei mesi scorsi. La novità è il via libera al rialzo pedonale all’incrocio Diaz-Machiavelli, particolarmente sotto controllo dopo che in cinque anni ha registrato una quindicina di investimenti di pedoni. All’incrocio con le vie Orrù e Verri, altro punto segnato in rosso, si risolverà il congestionamento con una serie di «sensi unici contrastanti per evitare gli incroci delle auto». Rogora continua a spingere per l’istituzione del doppio senso in via Volturno, per convogliare il più possibile le auto sulla rotatoria così da «dare più sicurezza alle altre vie».

Il semaforo della Provvidenza

«Fosse stato per me era già sparito – afferma Rogora – io avrei tolto quel semaforino e avrei messo un’isola pedonale salvagente per i pedoni al centro dell’incrocio con via San Giovanni Bosco, così come in quello con via Generale Biancardi, nell’ambito della proposta di rendere la via Gavinana a doppio senso, portando tutte le uscite sulla rotonda di largo Giardino. Poi si è voluto sperimentare e rivedere. Ma è un fatto accertato che, quando scatta il rosso al semaforo della Provvidenza, la rotatoria del Tribunale s’imballa».

Valutazioni in corso

Ora, tra le osservazioni del piano urbano del traffico, è spuntata un’ipotesi alternativa, quella dell’inversione del senso di marcia in via Gavinana e in via Piave, così da garantire il transito verso la vecchia caserma dei Carabinieri. E lo stesso assessore ammette che «tra i “contro”» della proposta di spegnere il semaforo c’è anche «il rischio che le auto possano aumentare la velocità, come succedeva quando c’era l’onda verde sul viale con certe “tirate” da paura». Resta, insomma, tutto da valutare. Di certo in via Biancardi la svolta a sinistra dei pullman in arrivo da largo Giardino ha i giorni contati.

«Io da cambiare? Attendo proposte»

Nel frattempo, alle contestazioni dell’ex consigliere Audio Porfidio, che lo ha preso di mira, l’assessore leghista Max Rogora risponde a tono: «Porfidio è bisestile, perché parla ogni quattro anni, sempre quando si avvicinano le elezioni. Peccato che, mentre il sottoscritto con il suo assessorato ha introdotto molte modifiche alla viabilità di Busto Arsizio, da lui non ho sentito mai una proposta. Le attendo per poterle valutare, visto che le porte del mio ufficio sono sempre aperte per ascoltare tutti i cittadini».

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