Somma, 25 Aprile nel ricordo di Giorgio Casale. «È sempre tempo di libertà»

somma 25 aprile giorgio casale

In questi giorni, in vista della preparazione della celebrazione del 25 Aprile, continuava a “fischiarmi in mente” una famosa canzone di Giorgio Gaber: “la Libertà”.

Ed in particolar modo la strofa che dice:

La libertà non è stare sopra un albero
Non è neanche avere un’opinione
La libertà non è uno spazio libero
Libertà è partecipazione

So bene che non si tratta di un brano della tradizione partigiana, ma a suo modo rende bene l’idea dell’obiettivo principale che ha ispirato le lotte di quelle donne e di quegli uomini: la conquista della (vera) Libertà.

La libertà non è stare sopra un albero.

Giorgio Casale, il patriota sommese che oggi ricordiamo, non è metaforicamente rimasto sopra un albero, non ha atteso gli eventi…anzi, come molti giovani del suo tempo ha prima conosciuto gli orrori della seconda guerra mondiale e poi maturato una coscienza antifascista e si è messo al servizio di una, ancorché remota, possibilità di rinascita collettiva.

Non è neanche avere un’opinione.

Giorgio Casale ha fatto la sua parte, dopo aver sperimentato sulla sua pelle le terribili bugie della propaganda di regime, non si è limitato a maturare una differente e disillusa opinione. Non si è cioè comodamente rifugiato in una “torre d’avorio” attendendo lo svolgersi degli eventi bellici. Ha compiuto una scelta, quella di spendersi per la libertà propria e altrui, e l’ha portata, consapevole dei rischi che correva, fino alle estreme conseguenze.

La libertà non è uno spazio libero.

Non è cioè semplicemente un ritenersi “liberi da”, ma è un riconoscersi “liberi per”. Vale a dire sentirsi chiamati a compiere azioni che migliorano la comunità in cui si vive, che disegnano orizzonti, che prospettano possibilità.

Azioni che nel 2024 sono infinitamente più semplici, ma ugualmente necessarie, di quelle che hanno messo in campo Giorgio e gli alti ribelli per amore.
Perché come scrisse Enzo Biagi “Una certa Resistenza non è mai finita” e i goffi tentativi di censura di questi giorni ce lo rammentano.

Libertà è partecipazione. Libertà è rimboccarsi le maniche, Libertà è fare il possibile “qui e ora” senza attendere tempi propizi o condizioni adeguate. Libertà è farlo anche quando può sembrare insignificante o insufficiente. Anche durante i duri mesi di lavoro forzato trascorsi nel campo di concentramento di Gusen, mesi che l’hanno condotto alla morte, Giorgio Casale si è speso per fare gruppo, per consolare, per alleviare le sofferenze, per tenere alto il morale dei suoi compagni di prigionia.

Giorgio e tutti gli altri Partigiani e Patrioti sommesi che abbiamo celebrato in questi anni e che continueremo a celebrare ci ricordano col loro esempio a chiare lettere che: E’ sempre tempo di Libertà, perché è sempre il tempo per dare il proprio contributo, per essere la migliore versione di sé. Perché come ci ha indicato Italo Calvino nella bellissima poesia letta dalla nostra Giorgia, Sindaca delle ragazze e dei ragazzi: “Forse non farò cose importanti, ma la storia è fatta di piccoli gesti anonimi”. E ciascuno di noi è chiamato a “Partecipare compiendo piccoli gesti anonimi”.

Gesti che “liberano” chi li compie e chi li riceve.

Grazie Giorgio Casale.
Somma ti è riconoscente.

Stefano Bellaria
(sindaco di Somma Lombardo)

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