Esternalizzazione asilo a Somma: sì dalle opposizioni. Ma FdI sbotta e lascia l’aula

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SOMMA LOMBARDO – L’esternalizzazione dell’asilo nido Gemma Missaglia di certo non entusiasma, ma almeno mette tutti sulla stessa linea a Somma Lombardo. Anche le minoranze: Fratelli d’Italia e Lega chiedono garanzie su qualità del servizio e tutela dei dipendenti. E poi votano a favore. Più scettica SommaSì, che si astiene ma accertandosi che il futuro dei bimbi resti una priorità. Conclusione: il tema che poteva far più discutere in consiglio comunale, ieri 3 aprile, si è risolto in uno scambio di opinioni. Ciò che invece poteva risolversi in un passaggio tecnico, come la modifica del regolamento dei comitati di quartiere, ha preso una piega diversa e più caotica. Non tanto per il tema, ma per la gestione del dibattito. Tanto che Manuela Scidurlo (FdI) ha lasciato la seduta, non prima di un acceso diverbio con Claudio Brovelli (Sinistra per Somma) nel cortile di Palazzo Viani Visconti.

Minoranze in linea

Il futuro che si prospetta per l’asilo nido, secondo Scidurlo è la conseguenza di una «mancanza di lungimiranza e programmazione negli anni passati, che forse avrebbe permesso di tenere la gestione interna dell’asilo. Ma ora affrontiamo un problema con la consapevolezza di andare avanti, senza creare un disagio sociale come la mancanza delle educatrici. Nonostante il dispiacere». Il capogruppo leghista Alberto Barcaro ha sottolineato che «già negli anni passati capivamo che c’erano difficoltà. E lo capiamo ora: quando c’è un servizio come questo, l’amministrazione deve intervenire in caso di problemi per far sì che continui e non crei danni ai genitori. Speriamo che la società possa anche garantire la tutela dei dipendenti. Siamo sicuri che l’amministrazione avrà un occhio vigile per mantenere la tradizione dell’asilo». Netto Alberto Nervo (SommaSì): «Non credo in questo passaggio».

Le garanzie della maggioranza

Dalla maggioranza, che si è mostrata compatta, il sindaco Stefano Bellaria ha ribadito i punti cardine dell’operazione. A partire dai dipendenti che «saranno ricollocati preservando la professionalità delle lavoratrici e ottemperando le esigenze dell’ente, in posizioni adeguate e dignitose». I motivi, poi, che hanno portato a scegliere la strada della concessione «non riguardano solo il risparmio economico, ma soprattutto perché è difficile trovare educatrici ed educatori». Ovviamente, «mantenendo la qualità dei servizi e consentendo di non sguarnire altri settori dell’ente locale».

Botta e risposta in cortile

Insomma, un tema che prevedibilmente crea dibattito. Meno prevedibile è il caos generato dalla gestione del regolamento dei comitati di quartiere. Emendare, aggiungere, smussare e rivedere alcuni dettagli può creare confusione, certo. E ieri, dopo un’ora e mezza di blocco sui cavilli tecnici da sbrigare per poter proseguire, è stata interrotta la seduta del consiglio per riunire i capigruppo e trovare una via d’uscita. Tempi che si allungano e una pausa sigaretta di Brovelli a nervi tesi: tanto è bastato a Scidurlo per perdere la pazienza. La rappresentante di FdI ha lasciato la seduta al commento «questa è una mancanza di rispetto», poi sfociato in un acceso botta e risposta con il capogruppo di Sinistra per Somma nel cortile del palazzo comunale.

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