Somma, cala il personale. L’asilo nido comunale verso l’esternalizzazione

SOMMA LOMBARDO – L’asilo nido comunale Gemma Missaglia verso l’esternalizzazione. Colpa della mancanza di educatrici: l’anno prossimo ne andranno in pensione altre due e il Comune di Somma Lombardo è costretto a correre ai ripari. «Verrà dato completamente in concessione», le parole del vicesindaco Stefano Aliprandini. «Questa è la forma che, dopo molte valutazioni, abbiamo ritenuto la migliore. Non c’erano altre strade percorribili». Ora, quindi, verrà indetto un bando.

L’asilo negli anni

Il tema è emerso in Commissione Socio Educativa ieri, 20 marzo. Culmine di una lunga valutazione, «che si trascina da anni», racconta a margine Aliprandini. «Già da prima del 2015, quando ci siamo insediati, l’idea era di privatizzare». Nel corso del tempo, diversi dipendenti comunali sono stati accompagnati in pensione. E il blocco assunzioni non ha permesso di coprire i buchi in maniera adeguata. «Nel 2016 ne potevi sostituire uno su quattro, nel 2017 uno su due», giusto per dare dei numeri. E successivamente «ci sono sempre stati limiti legati al bilancio. Ci siamo trovati a fare delle scelte». Un esempio: «Dovevamo trovare un nuovo comandante dei vigili o figure dell’ufficio Anagrafe, ovvero cariche che riguardano servizi che devono restare per forza in carico all’ente locale». L’asilo nido, invece, offre delle alternative.

La soluzione

Attualmente il nido è del Comune. Ma in parte è gestito insieme a figure educative in appalto. Grazie al supporto di «cooperative esterne che aiutano a integrare il personale». L’anno prossimo però «andranno in pensione altre due dipendenti comunali e non potremo avere la gestione diretta delle sezioni del nido». Che sono tre: piccoli, mezzani e grandi. Per una capienza di 47 bimbi. Quindi «è stata proposta questa soluzione, che permetterà di mandare in concessione il servizio e di avere, comunque, un controllo, attraverso attività di supervisione. Garantirà inoltre la gradualità e il sistema delle fasce Isee. E il Comune elargirà un canone che aiuterà a coprire i corsi e le rette».

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