Somma, nei rifiuti abbandonati c’è un pacco Amazon. Scatta la multa

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SOMMA LOMBARDO – Una multa che va dai 50 ai 600 euro. È quanto dovrà aspettarsi chi stamattina, 24 marzo, ha abbandonato i suoi rifiuti in piazza Mercato a Somma Lombardo. Non sono servite né telecamere né particolari indagini per individuare chi è stato, ma è bastato leggere il nome scritto su un pacco Amazon lasciato dentro il sacco. Un autogol che costerà caro al responsabile. Ora sarà il vigile ecologico a «fare tutti gli accertamenti del caso», precisa l’assessore all’Ecologia, Edoardo Piantanida Chiesa. «E non è escluso che questa persona possa essere convocata in Comune, almeno per capire cosa l’abbia spinta a non seguire le vie legali per liberarsi della spazzatura». Ma un’idea ce l’ha, soprattutto se paragonato ai casi più curiosi che sono avvenuti in questi sei anni di amministrazione Bellaria. E non sono pochi.

Risalire ai colpevoli

A dare la segnalazione, in questo caso, è stato proprio Piantanida. Ma ci sono diverse modalità che in genere aiutano gli uffici del Comune e i vigili a risalire ai colpevoli. Come spiega l’assessore: «I social sono il mezzo di comunicazione più rapido e più sfruttato. Quando troviamo un post sui gruppi Facebook cittadini ci attiviamo per ripulire. E magari capire quale sia la fonte». Oppure, più tradizionale, «è il messaggio privato: le persone che assistono all’abbandono di rifiuti scrivono direttamente a me o agli uffici Ecologia. E noi ci muoviamo di conseguenza». È anche capitato che se ne accorgessero direttamente i vigili, procedendo in autonomia per risolvere il problema. E, non meno importante, si fa affidamento «all’utile lavoro fatto dai segretari di quartiere, che controllano e cercano di evitare ai sommesi questo disagio».

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I casi più curiosi

Nonostante il lavoro di tutte le squadre, non sempre si riesce a evitare che i rifiuti si accumulino nei posti sbagliati. Soprattutto nelle zone più sensibili, che vedono in cima alla classifica le aree boschive e le zone isolate. E se spesso molti incivili riescono a farla franca, in passato ci sono stati casi in cui l’amministrazione ha avuto la meglio. Alcuni anche curiosi. Come ricorda Piantanida: «Una volta, con l’utilizzo delle telecamere, siamo risaliti a una persona che aveva abbandonato un sacco pieno di vestiti nel parcheggio della stazione» oppure «quando avevano scaricato venti sacchi di rifiuti nel bosco. Ma uno aveva anche il microchip». Un tempo, uno dei luoghi preferiti da queste persone, era via Visconti, all’altezza della cabina dell’Enel. «Lasciavano di tutto: c’era anche un seriale, che puntualmente si dimenticava della sua spazzatura lì». Se non altro, questa volta, è finita bene. Tranne per il colpevole.

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