Soprintendenza sulle torri faro al Galfra di Fagnano: «Troppo vicine al monumento»

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FAGNANO OLONA – «La Soprintendenza ha chiesto al Comune di Fagnano Olona di apportare delle modifiche ai lavori attualmente in corso perché le torri faro sono troppo vicine al monumento ai Caduti, quindi ora chiediamo che il tutto venga sospeso e che la prossima amministrazione decida come procedere sul tema dell’allargamento del campo sportivo Galfra». Questo, in sintesi, l’intervento di Paolo Carlesso, candidato sindaco alle prossime elezioni, in merito agli ormai famigerati lavori in via Piave.

Mesi di polemiche

Il retroscena è fin troppo conosciuto: l’ex sindaco, Elena Catelli, aveva infatti discusso per mesi con assessori, consiglieri di minoranza, ma anche cittadini, in merito al progetto di allargamento del campo di calcio di Fagnano Olona, proprio perché il piano avrebbe comportato l’abbattimento di alcuni alberi retrostanti il monumento ai Caduti che si trova davanti al cimitero del paese, in via Piave. Dopo incontri, scontri, e non poche polemiche, Catelli stessa aveva dato ragione alle minoranze nel suo ultimo consiglio comunale dopo le dimissioni, sostenendo di non voler abbattere altre piante.

Tuttavia, non appena il commissario si è insediato a Fagnano, ha subito dato inizio ai cantieri, in particolare per la costruzione di due pali da 17 metri per l’illuminazione del campo, che ora, però, dato che sorgono a pochi metri dal monumento, rischiano di essere in contrasto con il parere della Soprintendenza, organo del Ministero della Cultura che si occupa della tutela e valorizzazione dei beni paesaggistici. «Proprio lo scorso venerdì – spiega Carlesso – la Sopraintendenza ha risposto ai miei quesiti dicendo appunto di aver chiesto al Comune di Fagnano di modificare il progetto relativo all’intervento in corso perché i pali sono troppo vicini al parco delle rimembranze. Tra le altre cose queste costruzioni non sono state autorizzate, perché non erano nel progetto originale».

Poche certezze

L’organo parla di un rettangolo minimo di distanza da rispettare, ma ancora non ci sono indicazioni precise sulle misure, quello che è certo è che la Soprintendenza sostiene il piano di realizzare un campo ridotto rispetto alle dimensioni pensate originariamente, tuttavia non si dice contraria al progetto in sé. «La situazione è ancora un po’ nel limbo – continua Carlesso – ma è chiaro che ci sono gli estremi per una possibile denuncia, dato che hanno già costruito i basamenti dei due pali senza il permesso».

Si rischia grosso

Da qui la richiesta del candidato sindaco di Solidarietà e Progresso di fermare tutti i lavori e lasciare che sia la nuova amministrazione a prendere le decisioni su come procedere con il progetto. «A questo punto qualunque cosa faranno potrebbe potenzialmente metterli nei guai e vorrei ricordare che le leggi a tutela del patrimonio storico della Prima guerra mondiale, tra cui c’è anche il parco delle rimembranze, prevedono come pena anche l’arresto dai 6 mesi a un anno, oltre a salate multe». Carlesso conclude infine denunciando un altra «irregolarità», ovvero la posa del plinto anche davanti alla colonia elioterapica, «anche in questo caso senza autorizzazione».

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