Sport e disabilità, il ministro Stefani elogia la scuola calcio di Marco Parolo a Gallarate

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Al centro il ministro Erika Stefani

GALLARATE – A parità di disabilità, «un bambino che gioca a calcio è un bambino che sta meglio». E’ questo lo spirito attraverso cui 3 anni fa il Torino Club, prestigiosa scuola calcio di Gallarate, ha dato vita a “Ready 2 Play” rivolto ai diversamente abili dai 6 agli 11 anni. Un progetto fortemente voluto da Marco Parolo che punta all’integrazione a partire proprio dal calcio e che questa mattina 1 ottobre ha ricevuto l’elogio del ministro Erika Stefani, in visita al centro sportivo di via Montello nell’ambito di un tour elettorale a sostegno della riconferma del sindaco uscente Andrea Cassani. Presente al campo anche il campione paralimpico di sci nautico Daniele Cassioli che con l’attuale amministrazione ha realizzato il percorso tattile per ciechi e ipovedenti che collega la stazione con il municipio. «Per i prossimi cinque – ha reso noto il primo cittadino – ci ha proposto e realizzeremo un parco inclusivo multisensoriale».

Calcio e disabilità

Il progetto, nato tre anni fa con una sperimentazione che ha goduto del sostegno dell’amministrazione comunale, consente oggi a 17 bambini con disabilità di giocare a calcio. «Abbiamo creato un contesto di inclusone dove vivere la vita senza sentirsi diversi», ha spiegato Marco Parolo, l’ex calciatore della Lazio oggi al vertice della società gallaratese. Al campo di via Montello si allenano bambini disabili e normodotati in un ambiente unico. «Qui si sentono tutti uguali perché qui tutti indossano la maglia granata».
A coordinare “Ready 2 Play” c’è Marco Lodi Pasini: «Siamo un equipe formata da un mister che non sa nulla di disabilità, perché lui deve insegnare calcio, affiancato da professionisti che invece non sanno nulla di calcio ma arrivano dal mondo della disabilità. Ci sono terapisti, educatori e fisioterapisti che lavorano sia in campo per migliorare l’attività sportiva sia negli spogliatoi per incrementare il loro grado di autonomia nella quotidianità».

Sport e autonomia

«Approfittiamo di questo anno speciale per lo sport italiano, da ultimo nelle Paralimpiadi», ha sottolineato il ministro Stefani nel suo intervento. «l’Italia ha avuto un grande riconoscimento, ma vincere le medaglie non è mai frutto del caso, bensì di un grande lavoro già cominciato in Italia anche grazie a progetti come questo del Torino club. Sono gli allenamenti che ti portano a vincere e sono i campioni come Daniele Cassioli a fare da traino a tutto il settore, a partire dallo sport di base che è nostro compito valorizzare al di là dei risultati agonistici».

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