Stop ai voli, easyJet reagisce: «Pronti a resistere ad un lungo fermo»

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MALPENSA – Lo stop all’operatività nei cieli europei non mette in crisi easyJet, la compagnia numero uno dell’aeroporto di Malpensa. La compagnia con la livrea arancione, che ha in brughiera una delle sue principali basi, ha pubblicato un “trading update” aggiornato al 31 marzo, che traccia un primo bilancio della situazione post-emergenza Coronavirus, che l’ha costretta a mettere a terra i propri aerei, anche a Malpensa.

Perdita inferiore al 2019

coronavirus Lundgren ceo easyJetLa compagnia low cost «prevede una perdita lorda tra 185 e 205 milioni di sterline per il primo semestre che rappresenta un miglioramento rispetto all’anno precedente», quando il “rosso” nell’H1 2019 era stato di 275 milioni di sterline. «Decisivi» per contenere l’impatto dello stop ai voli, «gli interventi sui costi, il rinvio dell’acquisto di 24 nuovi aeromobili e la raccolta di significativi nuovi finanziamenti» per consolidare l’assetto finanziario. Azion che «garantiscono che easyJet abbia liquidità sufficiente per far fronte ad un eventuale lungo fermo della flotta». Lo confermano le parole di Johan Lundgren, CEO della compagnia britannica: «A dimostrazione della forza del modello di business di easyJet, la nostra performance per il primo semestre è stata molto positiva al netto dell’impatto del Coronavirus. Sono immensamente orgoglioso del nostro team. a tutti i livelli del business per il modo in cui ha lavorato in questi tempi difficili per metterci nella posizione di forza in cui ci troviamo ora. Abbiamo agito tempestivamente per affrontare le sfide poste dal virus».

Gli interventi

Lundgren mette in fila le azioni compiute nelle ultime 7 settimane:

  • iniziative di contenimento dei costi e ridotto drasticamente il nostro consumo di liquidità;
  • a terra l’intera flotta, implementando un processo ben pianificato;
  • modifica dei piani per la flotta, rinviando la consegna di 24 aerei e contribuendo a ridurre di oltre 1 miliardo di sterline il flusso di cassa previsto nei prossimi tre anni, mantenendo al contempo un livello di flessibilità che sarà molto importante quando questa crisi finirà;
  • rinvio e cancellazione di una serie di altri progetti;
  • implementazione di un programma di finanziamenti che aggiungerà quasi 2 miliardi di sterline, rafforzando la posizione di liquidità della compagnia.

«Queste azioni decisive significano che easyJet è ben posizionata per resistere a una prolungata messa a terra – ribadisce il CEO Johan Lundgren – rimaniamo concentrati sulle azioni più giuste per la compagnia: per garantire la sua solidità quando l’emergenza sanitaria sarà finita. Anche se la stragrande maggioranza dei nostri dipendenti non è in grado di lavorare in questo momento, c’è un piccolo gruppo di persone che lavora instancabilmente per aiutare i nostri clienti e per pianificare il nostro ritorno in cielo, non appena sarà possibile».

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