Croci: «Più umiltà, Romano si informi meglio sulle nostre scelte per Sumirago»

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Mauro Croci, vicesindaco e assessore al Bilancio di Sumirago

SUMIRAGO – «Leggo con tristezza il comunicato apparso sulla stampa locale ad opera del consigliere Romano del gruppo di minoranza Meloni-Noi per Sumirago». Come ha spiegato, mercoledì 5 ottobre, nella sua replica il vicesindaco e assessore al Bilancio Mauro Croci, «con tristezza perché affronta con supponenza, con scarsa conoscenza delle norme e forse anche dei fatti una vicenda che ha fortemente condizionato per una decina di anni l’attività amministrativa del Comune.

«Entrate appena sufficienti per la manutenzione ordinaria»

«Con tristezza – ha aggiunto Croci – perché si propone di “analizzare e valutare la decisione dell’amministrazione di uscire anticipatamente dal piano di riequilibrio finanziario”, lui che sei mesi fa non aveva neppure idea dove si trovasse geograficamente Sumirago e quali difficoltà hanno accompagnato i cittadini sumiraghesi in questi anni per le scelte scellerate dell’amministrazione che ci ha preceduto dieci anni fa. Ricordo al consigliere Romano che l’art. 243 bis del TUEL impone vincoli stringenti sull’operatività degli enti sottoposti a piano di riequilibrio finanziario, vincoli che hanno fortemente condizionato l’attività amministrativa e gli interventi sul territorio». L’impossibilità di poter finanziare con mutui interventi e opere strategiche «ci ha costretti a scelte difficili, e a destinare sul territorio solamente le poche risorse derivanti dalle entrate per oneri di urbanizzazione, entrate appena sufficienti per la manutenzione ordinaria».

«Senza uscita anticipata saremmo nelle stesse condizioni»

«Ora, se non fossimo usciti in anticipo rispetto alla scadenza del piano – ha osservato l’ex sindaco – per altri quattro anni ci saremmo trovati nelle identiche condizioni: non avremmo potuto indirizzare nuove risorse sul territorio, che certamente ha bisogno di interventi importanti. E allora da una parte il consigliere Romano attende segnali importanti sul territorio, attende interventi significativi, dall’altra mette in discussione la scelta di essere usciti dal piano di riequilibrio, evento che avrebbe impedito per altri quattro anni di poter invece intervenire efficacemente sul territorio e sui servizi. E ancora evidenzia che la scelta di aver anticipato la chiusura del debito sottrae le risorse da destinare al territorio, avendole destinate al pagamento del dovuto».

«Oltre 200mila euro all’anno per pagare la rata del piano»

«È poco attento alla lettura dei conti e del bilancio», ha continuato Croci riguardo al capogruppo di Meloni – Noi per Sumirago. «Non c’erano risorse da poter destinare al territorio, considerato l’impegno di riservare oltre 200mila euro all’anno al pagamento della rata del piano. Pagando il saldo del debito non sono state sottratte risorse al territorio: il debito è stato estinto utilizzando un avanzo di amministrazione emergente dal bilancio consuntivo 2021 che per legge, e per gli enti come noi in piano di riequilibrio, non può essere destinato a interventi e opere ma deve essere destinato prioritariamente al pagamento dei debiti del piano o al pagamento, qualora ci fossero, di debiti fuori bilancio. La scelta della nostra amministrazione è stata quella di seguire ciò che dice la norma di legge».
Estinguere prioritariamente la posizione debitoria con 2i Rete Gas, liberare il Comune dai vincoli stringenti del piano per poter poi liberare risorse per la parte eccedente dell’avanzo di amministrazione da destinare agli investimenti. «Così è stato fatto: abbiamo saldato i nostri debiti ereditati, rimosso tutti i vincoli imposti dalla legge per gli enti in pre-dissesto o in piano di riequilibrio finanziario e utilizzato la parte residuale dell’avanzo di amministrazione (oltre 550mila euro) per opere e interventi programmati sul territorio».

L’astensione dal voto su oltre 550mila euro di opere

«Ricordo al consigliere Romano, che tanto chiede a questa amministrazione di intervenire sul territorio – ha concluso il vicesindaco di Sumirago – che nel consiglio comunale del 28 luglio scorso, a fronte della proposta dell’amministrazione di impegnare la parte residuale dell’avanzo di amministrazione e di destinare oltre 550mila euro in opere e interventi sul territorio, in sede di votazione il suo gruppo di minoranza si è inspiegabilmente astenuto, con buona pace per la coerenza. Credo che il consigliere Romano debba rivedere le modalità con le quali sta facendo opposizione in consiglio comunale: non è arrivato in una comunità di sprovveduti e non ha a che fare con un’amministrazione improvvisata che teme le sue ripetute (e spesso pretestuose) uscite sugli organi di stampa. Un po’ di umiltà e qualche informazione in più potrebbero servire».

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