BUSTO ARSIZIO – Sono di Busto Arsizio le prime vittime italiane del devastante terremoto che tra Turchia e Siria ha causato 25mila morti sinora accertati. La famiglia Hasan, origini siriane, passaporto italiano, da oltre 20 anni vive in via Assisi a Busto.
Una vita in via Assisi
I vicini di casa, che raccontano di persone splendide perfettamente integrate, sono sconvolti dall’accaduto. Una famiglia unita: padre, madre e sei figli. Il capofamiglia e uno dei figli maschi lavorano in un’officina a Vanzaghello, mentre i ragazzi perfettamente integrati nella vita sociale della città. La giovane vittima del terremoto studiava da estetista, mentre una sorella frequenta il liceo psicopedagogico.
In Turchia per la nascita del nipote
Secondo quanto accertato sinora la madre, Shuoa Ibrahim, 44 anni, insieme a una figlia 17enne, Wafa, è partita per Antiochia, dove vive la figlia maggiore, per assisterla durante il parto. Quella che avrebbe dovuto essere una festa si è trasformata in una tragedia devastante.
Fatale il rientro ritardato
Sotto le macerie del terremoto sono morte la madre, le due figlie, il genero della donna, e tre nipotini. Madre e figlia sarebbero dovute ripartire domenica 5 febbraio. Fatale la decisione di cambiare il biglietto per restare ancora qualche giorno alla figlia appena diventata mamma.
Il riconoscimento delle salme
Un prezzo umano altissimo. Il padre e marito della donna, avvisato dalla Farnesina dell’accaduto nella mattinata di oggi, sabato 11 febbraio, è partito per la Turchia già da alcuni giorni, da quando cioè, i famigliari erano stati dichiarati dispersi. Il cordoglio in via Assisi, dove sono rimasti due figli maschi e una femmina della coppia, è unanime. Il dolore tangibile.