Tovaglieri e Chiesa si sono dimessi. Lunedì la nuova giunta di Busto Arsizio

BUSTO ARSIZIO – Da un punto di vista procedurale non ci sarebbe bisogno di dimissioni formali. Ma Isabella Tovaglieri e Alessandro Chiesa, assessori uscenti dalla giunta di Palazzo Gilardoni, rispettivamente di Lega e Forza Italia, le hanno annunciate e protocollate. Un di più, se si vuole, per ufficializzare la loro uscita di scena dall’esecutivo cittadino per ragioni diverse e, comunque, in relazione al faticosissimo rimpasto avviato parecchio tempo fa e finalmente arrivato a conclusione, a meno di colpi di scena che al momento non sono alle viste.
Lunedì mattina, 2 settembre, il sindaco Emanuele Antonelli apporrà il proprio sigillo all’operazione dando vita all’ esecutivo di centrodestra riveduto e corretto. I termini del nuovo organigramma sono noti e prevedono la nomina di Laura Rogora (Forza Italia) allo Sport, Giorgio Mariani (Lega Nord) all’Urbanistica e Osvaldo Attolini (Civici-Comunione e Liberazione) ai Servizi Sociali. Manuela Maffioli (Lega) diventerà vice sindaco occupandosi sempre di Cultura e Commercio, mentre Paola Magugliani (Civici) assumerà la decisiva delega al Bilancio. Gigi Farioli (Forza Italia) seguirà il personale. Compiti invariati per Max Rogora (Lega) alla Sicurezza.

Obbedisco

Alessandro Chiesa evita dichiarazioni politiche. Si limita a confermare le dimissioni “anche se non necessarie, ma mi adeguo per non suscitare fraintendimenti”. L’esponente berlusconiano lascia l’incarico in Comune incalzato dalle segreterie dello schieramento, che l’hanno sacrificato per rispettare le quote rosa. Fuori Chiesa dentro Laura Rogora. Giusto? Sbagliato? “Obbedisco” taglia corto il diretto interessato. Un no comment che vale un trattato.

L’impegno per Busto

Per Isabella Tovaglieri (era anche vice sindaco) le dimissioni sono la conseguenza delle sua nomina al parlamento europeo. Un avvicendamento con Mariani che, sulla carta, dovrebbe essere indolore. Ma sappiamo come sono andate le cose: il settore era in un primo momento riservato ad Alessandro Albani che ha declinato l’invito per “incompatibilità professionale”, lui infermiere non se l’è sentita di gestire l’Urbanistica. Tant’è.

Ma ecco l’eurodeputata: “Sono fiera di aver fatto tutto ciò che era mio dovere fare, sono orgogliosa di aver dato il mio piccolo contributo a questa grande città e di avere l’opportunità di continuare  a rappresentarla nelle istituzioni europee” Isabella Tovaglieri scrive queste cose in una lettera inviata al primo cittadino . “L’attività amministrativa, affrontata giorno per  giorno, ha via via alimentato la passione per la politica che ho sempre avuto, sin da  giovanissima, passione che ha costituito le basi della mia candidatura al parlamento europeo”.

L’area delle Nord

Nella missiva di commiato, l’onorevole Tovaglieri ringrazia in primis proprio il sindaco Antonelli  “per la fiducia dimostrata sin dall’inizio, attribuendomi una materia molto complessa”, ma anche  lo staff municipale del settore urbanistica e i colleghi assessori che hanno accompagnato quella  che definisce “esperienza unica”. Rimarca il lavoro fatto in particolare per “raggiungere  un obiettivo che ritenevo – e ritengo tuttora – prioritario, quello della riqualificazione dell’Area  delle Nord. Un’eredità per la nuova squadra di giunta. Auspico, ma non ho dubbi che sarà  così, che chi mi sostituirà continui a credere in questo progetto, davvero ambizioso e  rivoluzionario, che, se i privati accetteranno la sfida, potrà cambiare il volto e il destino di questa  città. Ora gli strumenti per far rinascere questo comparto strategico ci sono, occorre insistere,  crederci e promuovere in tutte le sedi le opportunità che offriamo”.

Lavorerò sempre per la mia città

Infine: “Ora concentrerò il mio impegno in parlamento europeo, ma con lo  sguardo sempre rivolto a Busto Arsizio. Con queste mie dimissioni, lascio il mio incarico  in Comune, ma non la mia città, che continuerò a seguire e a sostenere anche da “lontano”: nel  mio nuovo ruolo di eurodeputata mi impegnerò a fondo per Busto, perché sia valorizzata  e riconosciuta come merita. Come meritano i suoi cittadini e le tante eccellenze che ho  incontrato in questi anni di lavoro al servizio della città”.

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