Tradate, il vigile senza diploma le botte e l’estorsione. Tutti vittime e imputati

TRADATE – Da un diploma mancato (o quanto meno mancante) nascono ben due procedimenti giudiziari. Entrambi pesanti: entrambi arrivati davanti ai giudici del tribunale di Varese. Ma andiamo con ordine che la vicenda è intricatissima.

Il diploma mancante

Si parte da A.C., giovane aspirate al ruolo di agente di polizia locale nell’ufficio di Tradate, al quale manca giusto giusto un diploma superiore per raggiungere l’obiettivo. Che fare? A.C. entra in contatto con quello che poi si rivelerà essere ben più di un trafficone. La soluzione è presto trovata: il diploma (mancavano uno o due anni) te lo pigli in Calabria. A.C. paga, briga, fa tutto quello che deve fare ma questo benedetto diploma di scuola superiore non arriva.

Paga o parlo

Nel frattempo, però, lui riesce ad entrare nella polizia locale di Tradate. Gli uffici sollecitano il deposito del documento poi il “dettaglio” si perde nel tempo e per quasi 14 anni A.C. lavora come vigile. Ma la spada di Damocle della mancata maturità resta lì. Non solo, il trafficone pretende, ed ottiene, che A.C. versi la maggior parte del proprio stipendio proprio a lui affinché continui a custodirne il segreto.

Nel frattempo il problema diploma ingigantisce, preoccupa, il faccendiere inizia a chiedere ad A.C. di chiudere un occhio magari su un amico fermato senza revisione e si arriva alla violenza.

Le botte e le minacce: ti ammazzo

Ovvero al processo per lesioni in aula oggi davanti al giudice di Varese Marcello Buffa in conformazione monocratica. Qui il faccendiere è vittima. Nel senso che con la scusa di un caffè viene attirato casa di A.C. dove questi, con padre e fratello, lo riempiendo di botte armati di fucile che ad un certo punto gli infilano in bocca minacciando di ucciderlo se sto diploma non saltava fuori. A detta della vittima, sentita in aula, gli hanno anche sguinzagliato contro un Rottweiler. Lui rincasa e si guarda bene dal denunciare l’accaduto ai carabinieri che, però, sull’intera vicenda stavano già indagando con tanto di intercettazioni.

Da vittima a imputato

E così il faccendiere che oggi è vittima di lesioni è in realtà imputato in un processo ben più ampio che lo vede accusato di estorsione e svariati reati contro la pubblica amministrazione. A.C. in questo caso ha scelto la via del patteggiamento: inutile dire che oggi è in ex agente del comando di polizia locale di Tradate.

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