Traffico internazionale di droga Italia-Spagna, 30 arresti. Anche a Varese

ros carabinieri

MILANO – Una vasta operazione antidroga è stata eseguita dai carabinieri del Ros di Milano e del Comando Polizia Penitenziaria presso la carcere di Opera, con 30 arresti tra Milano e le province di Pavia, Varese, Sassari e Catania, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip di Milano, su richiesta Direzione Distrettuale Antimafia di Milano. Otto le persone in carcere, due donne ai domiciliari, mentre per altre otto persone la Dda ha emesso un decreto di fermo nei confronti di 8 persone. Per tutti le accuse a vario titolo sono per associazione per delinquere finalizzata al traffico nazionale e internazionale di stupefacenti, riciclaggio, estorsione, detenzione e porto abusivo di arma da fuoco, commessi in Lombardia e in Spagna.

Le Indagini

Sono stati gli agenti della Polizia Penitenziaria, nel 2019 nel carcere di Opera, insieme ai Carabinieri della Compagnia di Corsico e del Reparto Anticrimine di Milano, ad aver fatto partire le indagini che hanno permesso di ricostruire la rete di spaccio, con vere e proprie piazze anche all’interno dell’istituto penitenziario di Opera, con il coinvolgimento di familiari dei detenuti i quali, oltre a curare l’introduzione in carcere della droga e dei telefoni cellulari, avrebbero garantito il collegamento con esponenti di spicco di gruppi organizzati operanti, in particolare, nella zona di Rozzano, Milano (nei quartieri Barona, Gratosoglio, Comasina e Quarto Oggiaro), Pavia, nel territorio della Campania, dell’Emilia Romagna, con diramazioni anche in Spagna (in particolare nelle città di Malaga e Barcellona).

In queste due località iberiche stazionavano due degli indagati ritenuti gli organizzatori delle spedizioni della droga verso il territorio italiano, ai quali gli acquirenti facevano pervenire dall’Italia, mediante corrieri, il denaro necessario al pagamento dei carichi di stupefacente (in larga parte hashish e marijuana) destinato alle piazze di spaccio milanesi. Nel febbraio del 2020, presso l’aeroporto di Orio al Serio sono stati intercettati e sequestrati 53.000 euro in contanti nascosti nel doppio fondo di una valigia di una delle indagate, che si apprestava a partire per Malaga.

I due gruppi di trafficanti

Due i gruppi criminali identificati dagli investigatori. Uno con base a Rozzano nell’ambito della cessione, importazione, trasporto e vendita di quantitativi, anche ingenti, di cocaina, hashish e marijuana, agiva nel quartiere ALER, curando che le consegne di stupefacente avvenissero, previ accordi telefonici in località sempre diverse e sempre sulla pubblica via così da eludere l’intervento delle Forze di polizia. In questo contesto è emersa la figura di due donne che, oltre a custodire la sostanza in cassette di sicurezza installate in casa, riciclavano i guadagni facendoli accreditare su carte Postepay a loro intestate. Il secondo gruppo, con base a Milano, zona “Sempione”, si dedicava invece al traffico internazionale di hashish e marijuana, anche a Badalona (Spagna), usata come base per la successiva importazione sul territorio nazionale, dove viveva un appartenente al sodalizio che curava il trasporto della droga a bordo di mezzi appositamente modificati (con vani nascosti ad apertura elettronica), intestati ad una ditta di logistica creata ad hoc e gestita da un altro indagato, il quale fabbricavano documenti di trasporto fittizi di materiale informatico da e per la penisola iberica.

Il Reparto Anticrimine di Milano, nel 2021, ha delineato infine l’operatività di un’organizzazione dedita al traffico e allo spaccio nel quartiere milanese della “Barona”, dove la droga veniva distribuito in 2 piazze di spaccio, una nella zona delle case popolari e una presso un centro commerciale, con tanto di consegna a domicilio con prenotazione via whatsapp. Gli indagati potevano anche contare su diverse armi da fuoco custodite, per conto dei vertici dell’associazione, da soggetti compiacenti presso appositi nascondigli, localizzati anche all’interno di locali pubblici. Nel corso delle indagini sono stati sequestrati 240.000 euro in contanti e 329 kili di sostanza stupefacente tra cocaina, hashish e marijuana.

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